giovedì 30 aprile 2009

LA DIGNITA'

Alla voce Dignità, il Devoto Oli spiega:
"Rispetto che l'uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di se stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati".
Leggendo qualche manifesto di Giggino Cesaro e vedendo che rivendica per sè e per il popolo quell'attributo, mi fa un certo senso.
Ma quel candidato, ha titolo per parlare di dignità?
Quegli uomini di camorra che parlano di lui, se sono attendibili per altre cose, perchè non dovrebbero esserlo quando dicono della sua "collaborazione" con le cose loro?
E poi, onestamente, diffido sempre da quelli che candidandosi ad alte e importanti cariche, fanno fatica ad esprimere un piccolo pensiero, una frase minima, chessò, un soggetto, un predicato e un complemento oggetto.
Giggino Cesaro parla come pensa, cioè male, anzi malissimo. E non ha nemmeno la dignità di riconoscerlo, di fare un passo indietro e misurarsi la palla.
Anche lui pensa che se si hanno i soldi si può tutto.
Pensiero indegno!
Però, quello che sorprende è il totale asservimento alla logica di Cesaro di tutto il centro-destra.
Lo portano in giro, quasi di nascosto, ma lo fanno "camminare".
Vanno dappertutto, incuranti del personaggio. Pensano che tutto possono.
Resta la speranza di un antico slogan elettorale della Democrazia Cristiana del primo dopoguerra:
"Digli di sì. Tanto in cabina elettorale solo Dio ti guarda!"

LA FOGLIA DI FICO DI BERLUSCONI E...VERONICA LARIO

L'inceneritore di Acerra è diventato la foglia di fico di Berlusconi. Pur di far credere che i tempi per la sua realizzazione sono stati rispettati, ha militarizzato l'informazione! Nessuno dice e scrive quello che è evidente: quel mostro non funziona e la tanto decantata efficienza del governo di centro-destra è solo uno spot elettorale.
L'ennesimo.
Meno male che c'è Veronica Lario a riportarci tutti coi piedi per terra!!

STASERA AD ANNO ZERO PUNTATA DEDICATA ALL'INCENERITORE DI ACERRA

In studio con Michele Santoro anche alcuni esponenti dei movimenti. Appuntamento alle 21 su Raidue.

INCENERITORE, VACCA AD ACERRA: 'L'ABBIAMO RIACCESO IERI, DALL'8 MAGGIO ATTIVE LE ALTRE DUE LINEE'

(AGI) - Napoli, 30 apr. - La seconda linea del termovalorizzatore di Acerra sara' inaugurata il prossimo 2 maggio, mentre la terza entro l'8 maggio. A renderlo noto e' il direttore dei lavori dell'impianto, l'ingegner Giuseppe Vacca, nel corso di un incontro ad Acerra con i giornalisti. La sostanziale novita' riguarda l'installazione di impianti 'gps' sui camion per il trasporto dei rifiuti, per consentire la tracciabilita' degli stessi.

Dal giorno dell'inaugurazione, il 18 marzo scorso, il termovalorizzatore di Acerra e' funzionante solo con la linea 1 ed e' in fase di rodaggio per consentire "la messa a punto dell'impianto, non per far fronte all'emergenza - ha spiegato Vacca - e' per questo motivo che spesso l'impianto viene fermato, per fare tutte le valutazioni e sperimentare". Attualmente l'impianto e' funzionante e dalle 23 di ieri sera, quando e' stato riacceso, ha bruciato una media di 25 tonnellate all'ora ad una temperatura di circa 1.000 gradi. Nel termovalorizzatore non finiscono i rifiuti degli impianti 'cdr' ma quelli provenienti dagli 'stir', ovvero rifiuti tritovagliati cui viene tolto lo scarto che andra' in discarica. Il passaggio da inceneritore a termovalorizzatore vero e proprio dovrebbe avvenire entro la fine di maggio, quando e' prevista la cessione di energia all'Enel.

E LA STAMPA SI ACCORSE DELLA 'BALLA' DI ACERRA. DALL'UNITA' DEL 29/4/09



L’inceneritore non è ancora in funzione. I rifiuti della Campania sono in alcuni siti militari e le discariche sono piene. Ora si pensa a uno sversatoio di oltre 2 milioni di tonnellate nel cuore del Parco nazionale del Vesuvio.


ENRICO FIERRO da "L'Unità" del 29/4/2009


«L’impianto è fermo. È solo propaganda: hanno nascosto la monnezza sotto il tappeto».Tommaso Sodano, già senatore e presidente della Commissione Ambiente è quasi alla disperazione per la nebbia mediatica che avvolge quella che chiama «la vera storia della fine dell’emergenza rifiuti a Napoli». L’impianto è quello di Acerra, il gigantesco termovalorizzatore al centro di proteste e scandali. «E’ ancora fermo - dice Sodano - la verità è che stanno facendo solo delle prove tecniche».


«L’impianto è spento - gli fa eco Carlo Migliaccio, presidente della Commissione ambiente del Comune di Napoli - ci vogliono far credere che entrerà in funzione la terza linea ma dai dati in nostro possesso non ci risulta ». Sodano invita tutti a vedere il sito della Protezione civile. Ci sono le web-cam che inquadrano le fasi salienti della lavorazione nell’inceneritore. «Non si vedono camion che entrano, né forni in funzione».


L’inceneritore deve bruciare monnezza e produrre energia elettrica a basso costo. Ma se si legge il protocollo d’intesa tra il gestore nazionale dell’energia elettrica e la società che gestisce l’impianto, si capisce che la produzione di energia avverrà solo a fine anno. E poi ci sono i fumi. Berlusconi e Bertolaso hanno sempre assicurato che non ci sono pericoli. Quando sarà in funzione l’inceneritore produrrà 11milioni e mezzo di metri cubi di fumi. Ma nell’aria di Acerra (50mila abitanti), secondo analisi fornite da Wwf Campania, ogni giorno ci sarà un quantitativo di diossina tollerabile da una popolazione di 4 milioni di abitanti. C’è poi il problema delle ceneri prodotte dall’incenerimento dei rifiuti (7mila tonnellate al giorno) e ecoballe (5 milioni). «Seicento tonnellate di ceneri al giorno - dice Sodano - moltiplicale per 360 giorni l’anno, e moltiplica poi per i quattro inceneritori previsti e ottieni un risultato catastrofico. Perché queste ceneri dovranno essere stoccate in discariche ».


Emergenza conclusa? Affatto. La differenziata è ancora una chimera, gli inceneritori da costruire o ancora inattivi, gli impianti di compostaggio (trasformazione dei rifiuti in fertilizzanti) bloccati. La soluzione? Le discariche. «I rifiuti - dice Migliaccio - sono stati tolti dalle strade e messi nell’area militare di Persano e a Giuliano è stata di nuovo riaperta Taverna Del Re». Ma anche le discariche sono ormai al limite. Quella di Ferrandelle, a Santa Maria La Fossa, (capienza 450mila tonnellate sulle 350mila previste) è satura, è attivata solo una piazzola di servizio. Serre è esausta, Sant’Arcangelo quasi completa. L’obiettivo è aprire una maxi-discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, a Terzigno. Capienza 2 milioni di tonnellate di monnezza in un’area di 13 comuni dove vivono 352mila persone.


«La verità - è l’amaro commento di Sodano - è che quando il processo sarà concluso l’intera Campania sarà ridotta a una realtà fatta di discariche e di inceneritori».Ma il governo aveva promesso anche i soldi per le bonifiche dei siti inquinati. «Una ecoballa pure questa - commenta Migliaccio - ci sono 40 comuni interessati e non hanno visto un euro. Il ministero dell’Economia ha dichiarato che i fondi sono stati dirottati per la crisi economica e per il terremoto»

INAUGURATO IERI IL COMITATO ELETTORALE DI TOMMASO SODANO: 'SIAMO L'UNICA ALTERNATIVA'


L’Alternativa è Tommaso Sodano. Questo lo slogan della campagna elettorale del candidato della coalizione "Alternativa della sinistra" a presidente della Provincia di Napoli. Un avvio ufficializzato, questa sera, nella sede del comitato elettorale in via Benedetto Croce 19 nel centro storico del capoluogo partenopeo. Sodano viene appoggiato dalla lista unitaria (Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Napoli uniti a sinistra) e dalla lista indipendente "Per la Costituzione Diritti @ sinistra".


"Con la presentazione della nostra coalizione – dice Sodano – diamo lo spazio a quell’elettorato che non si riconosce né in Luigi Cesaro né in Luigi Nicolais. Noi rappresentiamo la terza strada per chi è stato deluso dal centrosinistra e per chi non ha alcuna intenzione di offrire il proprio consenso alla destra. La mia candidatura vuole essere, infatti, la risposta per chi non vuole rinunciare a esprimere il proprio voto il 6 e il 7 giugno prossimi".


"Io e la mia coalizione – ribadisce il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli – rappresentiamo l’unica alternativa possibile in questa regione. Una possibilità per dire basta a un sistema di governo che ha raggiunto limiti negativi con problemi irrisolti: dai grandi temi ambientali, alle difficoltà legate al mondo del lavoro fino alla questione morale che diventa, ogni giorno che passa, sempre più centrale nella politica campana. C’è bisogno di recuperare il rapporto dei cittadini con le istituzioni e – conclude - la partecipazione dal basso, come quella della coalizione che mi sostiene, punta a rappresentare l’unica alternativa possibile al centrodestra e al centrosinistra".

TOMMASO SODANO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

http://www.tommasosodano.it/

http://www.sodanopresidente.com/