martedì 9 giugno 2009

SODANO: "ANDREMO AVANTI NEL FARE OPPOSIZIONE E DENUNCIARE"


“La vittoria del centrodestra alla Provincia di Napoli è una realtà con la quale bisogna fare i conti e un’ombra che noi avevamo denunciato già da tempo così come la figura inquietante del neo presidente Cesaro”. Questo il commento di Tommaso Sodano, candidato alla guida dell’ente provinciale per Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Diritti@sinistra.
“Andremo avanti nel fare opposizione e a denunciare. Pur uscendo sconfitti – aggiunge – continueremo a percorrere questa strada per creare un’alternativa che noi crediamo necessaria”.
“E’ evidente che la riflessione, dopo questa sconfitta del centrosinistra in Campania, vada fatta anche in vista delle prossime elezioni comunali e regionali. In consiglio provinciale – annuncia – sarò la voce di quanti non hanno rappresentanze e sarò a disposizione di tutti quei movimenti e di quelle categorie escluse dal dibattito democratico”.

CATANIA SULLE PROVINCIALI: "VITTORIA DELLA DESTRA PREOCCUPANTE"


“La vittoria della destra alla Provincia di Napoli è preoccupante. Essa rappresenta un miscuglio di populismo e di interlocuzioni imbarazzanti con la criminalità organizzata”. Questo quanto affermato da Giusto Catania, commissario della Federazione napoletana di Rifondazione comunista commentando la vittoria di Luigi Cesaro a presidente della Provincia di Napoli.
“Purtroppo il Partito democratico non è stato in grado di avanzare una proposta credibile facendo una campagna elettorale con troppo fair play.. In questo quadro sempre più bipolare – aggiunge Catania – l’affermazione del candidato Tommaso Sodano e delle liste a lui collegate è da considerare un successo. Si è dimostrato, infatti, che è possibile costruire uno spazio credibile a sinistra del Pd in grado di conquistare consenso nella società”.
Catania ringrazia poi Sodano e tutti i candidati delle liste di Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Diritti@sinistra per “la campagna elettorale generosa in cui hanno fatto vivere un punto di vista di sinistra in un quadro politico – conclude – che sempre più si sposta a destra”.

lunedì 8 giugno 2009

ELEZIONI EUROPEE, GIUSTO CATANIA: “GRAVE SCONFITTA, ORA SERVE UN PROCESSO UNITARIO DELLA SINISTRA”


“Il risultato delle elezioni europee consolida il bipolarismo in Italia e segna una pericolosa deriva xenofoba e razzista per il nostro Paese e per l’Europa. La frammentazione delle forze della sinistra d’alternativa ha rappresentato la causa principale della sua disfatta e la conseguente esclusione dal Parlamento europeo”. Lo afferma Giusto Catania, eurodeputato non rieletto e membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista nonché commissario della Federazione napoletana del partito.
“Occorre aprire una seria riflessione sulle ragioni di tale sconfitta, senza cercare il capro espiatorio né schematiche ricerche di responsabilità. La sinistra ha perso la sua battaglia nella società e occorre ripartire avviando immediatamente una riflessione sui nostri macroscopici errori e sulla pervasività della cultura delle destre.
È necessario – aggiunge - impedire la smobilitazione o che prevalga lo sconforto tra i militanti del nostro partito e della sinistra che, in questi giorni di campagna elettorale, sono stati straordinariamente generosi. Per questa ragioni è necessario avanzare, immediatamente, una proposta credibile che avvii un processo unitario della sinistra che parta dalla società, dalla condivisione delle opzioni strategiche e dai programmi”.
Secondo Catania non si può “dilapidare l’ultima parte del patrimonio di idee e di energia che ancora esiste tra i comunisti e nella sinistra italiana: abbiamo l’obbligo di intraprendere la strada della rifondazione della sinistra. Non possiamo permetterci altri passi falsi: sarebbero letali e consegnerebbero nell’oblio la storia e il futuro dei comunisti e della sinistra e rappresenterebbero una ulteriore vulnus democratico nel nostro Paese”.
Il suo commento su alcune grandi città, come a Napoli, il risultato elettorale dimostra “in modo inequivocabile che c’è ancora spazio per la nostra iniziativa politica. Sarebbe criminale – conclude - non cogliere i piccoli segnali di controtendenza che giungono dai territori, scegliendo di continuare a far prevalere personalismi e lacerazioni che hanno già prodotto troppi danni”.

domenica 7 giugno 2009

TECCE: "MECCANISMI IMPROPRI PER IL VOTO DEI RAPPRESENTANTI DI LISTA"


Raffaele Tecce, responsabile nazionale Enti locali del Prc ha denunciato meccanismi impropri che potrebbero alterare la correttezza della competizione elettorale in corso.
“Nel primo pomeriggio ho segnalato alla viceprefetto, responsabile dell’Ufficio elettorale della Prefettura di Napoli l’anomalia costituita dal fatto che in molti plessi scolastici, decine e decine di rappresentanti di lista hanno chiesto di votare in seggi diversi da quelli di provenienza. Ho circostanziato – ha spiegato Tecce – nomi, seggi elettorali e comuni in cui questo fenomeno da fisiologico rischia di assumere caratteristiche patologiche tali da poter determinare un fenomeno per il quale oltre 20mila rappresentanti di lista potrebbero votare in seggi diversi con il rischio che alcuni di questi, attraverso un uso improprio di un eventuale duplicato della tessera elettorale, possano votare due volte”.

Alle 19 Tecce si è recato “a segnalare nomi, fatti e circostanze” al dirigente della Digos di Napoli, dottor Sbordone, che ha già predisposto “alcune ispezioni nei seggi da noi segnalati”. Tecce denuncia che “gran parte di questi rappresentanti di lista che votano in seggi diversi da quelli di appartenenza rappresentano le liste apparentate all’onorevole Luigi Cesaro”. “Abbiamo chiesto – ha aggiunto – alla Questura di Napoli di indagare se questo esercizio sia legato a promessa di compenso pecuniario”.
“Si tratta di un fenomeno mai visto – ha rincarato Tecce – Troppi soldi stanno girando in questa campagan elettorale per le elezioni provinciali e c’è un evidente sproporzione tra l’elezione a consigliere provinciale e il denaro che qualcuno ha investito in questa competizione elettorale. Prc vigilerà, con Prefettura e Questura di Napoli – ha concluso – sulla correttezza dei voti. Coloro che, eventualmente, fossero indotti nel reato di votare due volte, sappiano che non permetteremo la proclamazione dei risultati delle elezioni provinciali finché non sarà fatta una verifica, da parte degli organi competenti, su tutti i rappresentanti di lista che abbino votato in seggi diversi dal proprio e che possano avere votato due volte”.

sabato 6 giugno 2009

SODANO AL VOTO: "NOI UNICA ALTERNATIVA POLITICA IN CAMPANIA"


“In queste ore rivolgo, l’ultimo ed ennesimo, appello a tutti quelli che sono sfiduciati e delusi dalla politica. Soprattutto in questo momento in cui si avverte, prepotente, la crisi economica e una caduta vertiginosa di valori, c’è bisogno di impegno e non di sfiducia”.
Questo quanto affermato da Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli uscendo dal seggio della Scuola elementare ‘Ponte’, sede del II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco, dove si è recato a votare alle ore 16.00.
“Centrodestra e centrosinistra – ha aggiunto Sodano – si rincorrono, da mesi, sugli stessi temi. Noi rappresentiamo l’unica, vera alternativa in Campania e offriamo una concreta opportunità per cambiare il volto della nostra terra, partendo dalla Provincia di Napoli”.

venerdì 5 giugno 2009

SODANO DENUNCIA: 'IN ATTO COMPRAVENDITA DI VOTI. CONTROLLI PIU' SERRATI'


Il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano, denuncia che è in atto una compravendita di certificati elettorali in alcuni comuni dell’hinterland partenopeo.
“Ho chiesto al prefetto Pansa di intensificare i controlli nei seggi elettorali e di far rispettare, senza sconti, il controllo dei documenti d’identità al momento del voto – dice Sodano – Da più parti della provincia mi sono arrivate conferme di vendita di certificati elettorali al prezzo di 50 o 100 euro. Un’indecenza e un mal costume che deve necessariamente cessare”.

giovedì 4 giugno 2009

UN VOTO PER TOMMASO SODANO: UNISCITI ANCHE TU!


Un appello al voto per Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, è stato sottoscritto da scienziati, avvocati, esponenti ‘storici’ della Sinistra napoletana, personaggi del mondo della cultura, della politica, dell’associazionismo e del lavoro.
Amato Lamberti, Enzo Gragnaniello, Nino Ferraiuolo, Peppe Lanzetta, Franco Ortolani, Iaia Forte, Franco Ortolani, Antonio Santarelli, Richard Anthony, Paul Connett e Salvatore Simeoli sono solo alcuni dei firmatari.
“Siamo di fronte a una gravissima crisi economica mondiale a cui nel nostro Paese si aggiunge anche una profonda crisi della democrazia. Ogni atto del Governo attenta ai principi democratici e ai fondamenti della Costituzione. Il centrosinistra non è riuscito a interpretare i bisogni e le istanze di partecipazione provenienti dalla società civile, rinunciando a proporre un modello di società fondato sui valori di libertà e solidarietà. Oggi – si legge nel testo dell’appello - è forte il desiderio di molti di rinunciare al voto, come forma di protesta nei confronti della politica, in particolare della sinistra, e come rifiuto della logica del ‘meno peggio’ e del ‘voto utile’. È necessario, quindi, tornare a fare una buona politica, che ponga al centro la qualità della vita, la difesa dei beni comuni, della salute, dell'ambiente, del lavoro, dei diritti e delle libertà”.
“Nelle prossime elezioni provinciali, la candidatura di Tommaso Sodano rappresenta un’alternativa politica nel segno della discontinuità - si legge ancora - Dopo oltre quindici anni una parte significativa della sinistra napoletana e campana rompe con l'alleanza bassoliniana e si presenta con l'obiettivo di fermare la deriva populista e antidemocratica rappresentata dalla destra e di dare inizio a un percorso fondato sull'autonomia politica e sulla partecipazione democratica. Le prossime elezioni provinciali rappresentano il primo appuntamento, cui dovrà seguire l´aggregazione di tutte le forze sane della politica e della società civile per ridare a Napoli e alla Campania una prospettiva di reale cambiamento. Per queste ragioni e – conclude l’appello - per la coerenza ed il coraggio dimostrati nelle battaglie a difesa della salute e a tutela del nostro territorio, il 6 e 7 giugno voteremo Tommaso Sodano e la coalizione che lo sostiene”.



Angelo Cutolo avvocato, Amato Lamberti docente, Angelo De Falco E Zèzi, Angelo Genovese ambientalista - docente Veterinaria, Angelo Montella direttore Teatro Nuovo, Anna Esposito avvocato, Anna Maria Savarese insegnante, Antonio Santorelli FIOM Campania, Assunta Di Scala docente, Bruno Fermariello artista, Carlo Borriello forum ambientalista, Carlo Rescigno docente Archeologia SUN, Daniela Pergreffi illustratrice Corriere del Mezzogiorno, Daniele Sepe musicista, Elena Coccia avvocato Giuristi Democratici, Emilia Ferrara giornalista, Enzo Gragnaniello musicista, Eugenio Donisi presidente ARS, Francesca Scamardella avvocato, Franco Bruno FIOM Napoli, Franco Cuomo filosofo - blogger, Franco Ortolani professore Geologia, Giuseppe Oliviero architetto, Giusi Marchetta scrittrice, Guido Piccoli giornalista, Ida Alessio Vernì dirigente Comune di Napoli, Laura Angiulli attrice-regista, Liana Nesta avvocato ASGI, Marcello Buonomo editore, Loredana Mariniello docente biologia Università Federico II Napoli, Marcello Colasurdo musicista, Marco Esposito responsabile pagina economica Il Mattino, Margherita Caputo ingegnere, Maria Giovanna Castaldo avvocato, Maria Vitolo FILCAMS Campania, Mario Abud Filho fisico, Mario Romano prof. Fisica Università Napoli, Michele Saviano già sindaco Ottaviano, Nello Daniele musicista, Nino Ferraiuolo professore, Nunzio Rovito commercialista, Paul Connett scienziato strategia "Rifiuti Zero" U.S.A., Peppe Irace prof. Accademia Belle Arti, Richard Anthony scienziato strategia "Rifiuti Zero" U.S.A., Rita Montes attrice, Roberto Barone Radiocapri, Roberto Vallefuoco impiegato, Rosa Lavieri editore, Salvatore Simioli avvocato, pres. Arcigay Napoli, Tommaso Esposito Comitato No inceneritore Acerra, Tony Cercola musicista, Tullio Grimaldi magistrato, Valeria Parella scrittrice, Vincenzo Bonfiglio professore, Yvonne Carbonaro scrittrice, Aniello De Cicco rsu Alenia, Nola, Giovanni Bisogni avvocato, Omar Suleyman Comunità palestinese, Aldo Velo ass. Caschi gialli, Lucio Allocca attore-regista teatrale, Mimmo Borrelli autore teatrale e attore, Emiliano Brancaccio economista, università del Sannio, Fortunato Calvino autore e regista teatrale, Carlo Cerciello regista teatrale, Paolo Coletta attore-musicista, Roberto Del Gaudio fondatore Virtuosi di S. Martino, Josè Luiz Del Roio Forum mondiale delle alternative, Don Andrea Gallo, Cristina Donadio attrice, Lalla Esposito attrice -cantante, Raffaele Esposito attore, Gianni Ferrara costituzionalista, Iaia Forte attrice, Mario Gelardi regista-autore teatrale, Domenico Jervolino Federico II, Napoli, Davide Iodice regista teatrale, Peppe Lanzetta autore-regista teatrale-attore, Sergio Longobardi attore-regista teatrale, Citto Maselli regista, Daniele Mattera attore, Peppe Miale attore, Giuseppe Miale Di Mauro autore-regista teatrale-attore, Emilio Molinari forum acqua, Enzo Moscato autore-regista teatrale -attore, Ciro Pesacane presidente Forum ambientalista, Carla Ravaioli saggista e ambientalista, Mario Santella autore-regista teatrale -attore, Patrizio Trampetti attore-cantante, Vauro giornalista-disegnatore, Imma Villa attrice, Salvatore Sparavigna giornalista videomaker, Giacomo La Marca, Giovanni Mocerino, Tonino Nasti rsu Alenia Pomigliano, Stefano Birotti rsu Fiat auto Pomigliano

VISTI DALLA STAMPA...

Da "Liberazione" del 4 giugno

Tommaso Sodano (Prc): chiesto il sequestro degli impianti

«Ad Acerra non si sa cosa si brucia e a Chiaiano sono a rischio le falde». di Checcino Antonini

«Poteri speciali e stato d’emergenza sono serviti sempre ad aggirare le regole. Quante volte abbiamo sentito frase “meglio così dei rifiuti per strada?”». Tommaso Sodano, candidato presidente da Rifondazione per le imminenti provinciali di Napoli, tira le somme dopo le prime notizie dell’Operazione Green. Si tratta dei quindici arresti operati dalla guardia di finanza e dalla direzione investigativa antimafia a proposito dei colaudi del 2005 su alcuni impianti di Cdr, il combustibile derivato da rifiuti. Caivano, Giugliano, Casalduni: nomi che il grande pubblico ha imparato a conoscere a proposito dell’emergenza rifiuti. Luoghi prescelti per un’operazione sporca: bruciare qualcosa che non si poteva bruciare, il Cdr, in impianti che non potevano essere costruiti.

«E infatti, andando a vedere com’erano stati fatti i collaudi, sarebbe venuto fuori che le macchine erano diverse da quelle indicate dai progetti». Sodano precisa di parlare in base alle prime ipotesi e rimarca il proprio garantismo di fondo. Non solo, da quello che ne sa, è «esterrefatto» soprattutto da uno dei nomi in lista, quello del presidente della provincia di Benevento, Aniello Cimitile, arrestato per un incarico
svolto nella veste di docente universitario. «Mi auguro che possa dimostrare la sua estraneità», spiega Sodano a Liberazione tirando in ballo di nuovo la «logica emergenziale» usata per fare pressioni anche sulle commissioni di collaudo. La medesima logica è valsa contro i magistrati che indagavano, i professori che dovevano collaudare gli impianti, i cittadini che si ribellavano: «Tutti accusati di essere irresponsabili mentre Berlusconi ha definito eroi gli uomini dell’Impregilo in una logica di devastazione del territorio».

Solamente quattro giorni fa, il primo giugno, Sodano ha firmato un nuovo esposto per chiedere il sequestro dell’inceneritore di Acerra e della cava di Chiaiano. Nel primo caso perché il forno è stato acceso senza completare il collaudo, senza verifiche sulle emissioni eventuali di mercurio e sulla rete di monitoraggio. Non sappiamo quali rischi ci sono in quei fumi per la salute dei cittadini. Nel secondo perché, una relazione della commissione per la valutazione dell’impatto ambientale, conferma la fragilità geologica denunciata dalle popolazioni resistenti. «In caso di evento sismico - prosegue Sodano - anche un’impermeabilizzazione della cava con tutti i crismi non garantirebbe dall’inquinamento delle falde. Se si
rompesse il telo che fodera la cava sarebbe a rischio l’acqua per l’intera zona a nord delle colline di Napoli. Qui, l’ultima frana s’è verificata nella notte tra il 29 e il 30 maggio, si è interrotto un altro
pezzo di strada. Un evento sismico, in una zona franosa a ridosso dei Campi flegrei non è una rarità»

E c’è un terzo punto: «Come mai con tutti i poteri dei commissari non s’è costruito in provincia neanche un impianto per il compostaggio, ossia per il trattamento della frazione umida?». La domanda di Sodano non è peregrina: il compostaggio “scipperebbe” al binomio inceneritore/disacarica il 40% dei rifiuti alleggerendo i rischi per la salute. Tornando agli arresti di ieri, sembra evidente il collegamento con un altro esposto del 2002 quando Sodano era membro della Commissione del Senato sul ciclo dei rifiuti. L’11 febbraio 2002 segnalò una gara truccata, a suo avviso, e certi controlli non effettuati. Nel 2004 e 2005 Sodano andrà ancora in procura. Da questo andirivieni scaturirà il maxiprocesso che coinvolge Bassolino, la Fibe-Impregilo, Romiti e i subcommissari. 27 imputati per avere, tra l’altro, autorizzato lo stoccaggio delle ecoballe anzché smaltirle fuori regione. Ma così ci avrebbe rimesso dei soldi l’Impregilo.

Secondo l’accusa sarebbe truffa aggravata e arricchimento illecito. Due mesi fa, Sodano ha testimoniato per otto ore confermando quelle accuse. Da questa inchiesta si diramerà il filone “Rompiballe” che coinvolgerà, salvo stralci, Bertolaso, De Gennaro, il prefetto Pansa, per la gestione dei rifiuti senza rispetto dei requisiti minimi, con un uso improprio delle deroghe. «Così, i siti temporanei diventavano definitivi, nei cdr entrava rifiuto e usciva rifiuto». Le ecoballe, come noto, sono balle velenose, ’munnezza incartata e nulla di più. E i magistrati andando a verificare hanno visto che i collaudi facevano acqua. «Il territorio vive senza alcuna garanzia su quello che si brucia. Berlusconi ripete che ad Acerra funziona tutto. Invece è senza collaudo e si fanno solo prove di combustione. E’ come se si fosse collaudato
un ascensore che ancora non c’è. E non sappiamo cosa brucia perché nel rifiuto indifferenziato ci sono farmaci scaduti, termomentri rotti, pile esauste».

Intanto, in provincia, i cumuli di ’munnezza ricominciano ad essere avvistati: «Certo, non ci sono più le montagne viste l’anno scorso in città termina Sodano - ma solo perché sono state utilizzate le discariche in modo improprio, modificando i codici dei rifiuti. Come si fece con l’acqua inquinata nel Nord Italia. Diventò buona ritoccando i limiti di legge».

Da "Repubblica" del 4 giugno

Nicolais e Cesaro candidati seminascosti di Daniele Pitteri

Guardandola sotto il profilo comunicativo, la campagna elettorale per la Provincia di Napoli sembra voler avvalorare le tesi di tutti coloro che ritengono le province un ente inutile da sopprimere (chi scrive non è fra questi).
È una campagna silente e sotterranea, poco visibile, quasi che i candidati, per motivi differenti, tendessero più a nascondersi che a mostrarsi, come se la presidenza per cui corrono sia un dovere, una necessità di forza maggiore piuttosto che un´aspirazione, la voglia e la volontà di provarsi con il governo (per di più difficile) di un territorio.

Questo muoversi sottotraccia è la caratteristica che accomuna un po´ tutti i candidati e principalmente i due maggiori contendenti, quelli che, sostenuti dai principali partiti politici, sono teoricamente più radicati sul territorio, meglio organizzati, più capaci di raggiungere l´elettorato e di sottolineare l´importanza di una battaglia politica, che qui assume un insieme di connotazione che vanno ben oltre i programmi presentati.
Invece non è per nulla così. Nicolais ha deciso di presentarsi alla testa di una coalizione sostenuta dal Partito democratico in cui c´è anche una propria lista.

Una scelta, politicamente e comunicativamente, di debolezza, determinata dall´impellente necessità di mostrarsi nuovo e diverso rispetto a quel centrosinistra che ha governato la provincia negli ultimi 14 anni e che è stato assimilato (più a torto che a ragione) al binomio Bassolino/Iervolino. La sua campagna elettorale è la conseguenza di questa scelta: utilizza un colore, il giallo, che non appartiene né alla tradizione della sinistra, né alla gamma cromatica del Pd; usa un tono apparentemente leggero e conviviale ("Ehi tu, vota la Provincia"), che tuttavia può sembrare anche irriguardoso o fintamente giovanilistico; utilizza un sito strutturato secondo modalità web 2.0 (anche se non lo è pienamente), organizzato a post, con frequente uso di filmati e di articoli dei quotidiani locali (molti scritti da editorialisti amici e apertamente schierati). Il programma è esposto per argomenti sintetici che lo rendono abbastanza chiaro ed efficace, pur se la premessa ("Oltre la provincia, per la Città metropolitana") rischia di diventare un boomerang, non essendo spiegato il perché di questa necessità di cambiamento. Soprattutto, non è spiegato perché un ex ministro si candidi alla presidenza di una Provincia. In mancanza di risposte si possono avanzare due ipotesi: è un ente molto importante (ma poiché l´opinione corrente dice il contrario, una spiegazione non ci starebbe male); c´è bisogno di far dimenticare Bassolino/Iervolino (e si torna dunque al punto di partenza).

Cesaro per parte sua ha fatto una campagna comunicativamente non comprensibile, che ha evidentemente sofferto di un problema sopravvenuto in corso d´opera e inizialmente non previsto, né, probabilmente, prevedibile. Invisibile all´inizio, pervicacemente nascosto dietro il nome di Berlusconi, garante del candidato e dell´uomo, delle sue idee e della sua capacità di contenuti e di governo. La strategia è stata conseguente: nessuna immagine, nessuna fotografia, nessun faccia a faccia con gli altri candidati. Molti incontri, la maggior parte dei quali (come si legge sul sito) in circoli, club, alberghi, ristoranti e presso la propria sede elettorale. Il messaggio è chiaro è forte: Cesaro governerà bene perché è Berlusconi che lo ha scelto e perché è lui che lo doterà del magic touch, sostenendolo e aiutandolo, su un territorio che già tanto deve al premier, senza il cui salvifico intervento sarebbe ancora sepolto da tonnellate di spazzatura. Una strategia perfetta, ancora una volta incardinata sulla centralità assoluta di Berlusconi e sul suo utilizzo di proconsoli e di "in vece sua".

Una strategia che, tuttavia, è venuta rovinosamente e inaspettatamente a mancare. E le ipotesi del perché sono soltanto due: o i sondaggi dicono che per il centrodestra non ci sono speranze e quindi il premier evita di assumere in prima persona l´onere di una sconfitta; o il "caso Noemi" ha obbligato Berlusconi a tenersi a debita distanza da Napoli.
Qualunque sia stato il motivo, il candidato Cesaro si è visto costretto improvvisamente a comparire e, addirittura, a far conoscere il proprio volto agli elettori, tappezzando la provincia di manifesti. Nonostante ciò, la sua campagna soffre del cambio di rotta, è ancora molto balbettante, priva degli slogan ottimisti che contraddistinguono le azioni elettorali del Pdl. Il sito è la testimonianza e il condensato di questo improvviso obbligo a parlare e a esistere davvero. Evidentemente non ritenuto all´inizio un reale strumento, è sommario e integralmente non comunicativo tanto che non si preoccupa neppure di dire quali sono le liste che lo sostengono e quali i candidati nei vari collegi, né tanto meno di rendere chiaro e leggibile il programma (una colata di piombo) o il ruolo della Provincia (cui è dedicata una sezione "Cosa fa" e per spiegarlo è allegato lo statuto dell´ente: 64 pagine!).

Candidati che giocano a nascondersi. Anche se utilizzano modalità comunicative molto in voga (la presenza sui social network, i blog, i siti paralleli), lo fanno in maniera poco dinamica e non finalizzata realmente a costruire interazione, cosa che richiede fatica e animazione, perché non basta aprire un sito per dialogare (è interessante vedere come per la maggior parte dei post di tutti i candidati ci siano 0 commenti, anche per quelli del senatore Sodano, il più dinamico su internet). Un´incapacità di relazione preoccupante, che si traduce da un lato nella mancanza di connessioni fra l´immaterialità della rete e la fisicità dei territori e dall´altro in candidati senza voce, afasici nei confronti delle persone, dei loro problemi e delle loro urgenze. Se queste sono le premesse, comunque andrà, ci attendono tempi molto duri.

DA SODANO SOLIDARIETA’ ED IMPEGNO PER IL FUTURO DEI LAVORATORI ATITECH


“Piena e convinta solidarietà da parte mia e della coalizione che mi sostiene ai lavoratori dell’Atitech che, da ieri 3 giugno, sono in assemblea permanente presso lo stabilimento di Capodichino, per difendere le attività ed avere risposte certe per il futuro.

Il Governo Berlusconi, non mantenendo la promessa di impegnare Finmeccanica e Fintecnica nella nuova società che rileverà Atitech, ha ipotecato il futuro dell’azienda.

La Regione Campania con la sua assenza ha favorito, di fatto, una cordata di imprenditori privati campani che non ha esperienza nelle attività di volo, paventando il rischio di nuove speculazioni finanziarie e persino immobiliari.

Atitech deve mantenere una prevalenza pubblica e la Regione Campania deve fare la sua parte con una partecipazione maggioritaria nella nuova società. Solo così si eviteranno i rischi di smobilitazione e si preserverà un’azienda strategica per la nostra economia”.

ALLE 19 TANTI ARTISTI IN PIAZZA SAN DOMENICO MAGGIORE PER LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Tanti artisti si raduneranno, questa sera a Napoli, per supportare la candidatura a presidente della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano. L’appuntamento è alle ore 19.00 in piazza San Domenico Maggiore.
Alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Tommaso Sodano interverranno: Elena Coccia e Danilo Risi.
In concerto ci saranno: Gruppo ROM, Nacchere Rosse, Nello Daniele, Zorama, Roberto Lagoa e Doris Lavin, Toni Cercola e Annarita Rosarillo, Sasa Mendoza Quartet, Marcello Colasurdo, Daniele Sepe, E Zézi Gruppo Operaio e Massimo Ferrante.

GIUSTO CATANIA: "GLI ARRESTI CONFERAMNO COLLUSIONE TRA POLITICA ED AFFARI NELL'EMERGENZA RIFIUTI "


“Questa vicenda mi sembra sia solo la punta dell’iceberg, la punta estrema del potere e della collusione tra politica e affari imperniata sull’emergenza rifiuti in Campania”. Così Giusto Catania, candidato al Parlamento europeo e commissario della Federazione napoletana di Rifondazione comunista, commenta le ordinanze di custodia cautelare emessi dalla Procura di Napoli.
“Quest’inchiesta chiama in causa vicende molto più complesse come quella della costruzione dell’inceneritore di Acerra e di quello di Napoli. Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura – aggiunge Catania – ma la politica non può delegare tutto all’azione giudiziaria. La politica italiana sui rifiuti è contraria alle normative europee”.
“Non è un caso – spiega l’eurodeputato – che ci siano oltre 70 procedure di infrazione della Commissione europea contro l’Italia in materia ambientale, ma ormai è evidente che il nostro Paese si colloca – conclude – fuori dall’Europa per favorire espliciti interessi criminali”.

SODANO: “GLI ARRESTI CONFERMANO LE MIE DENUNCE”


“Ribadendo la nostra piena fiducia nella magistratura, che certamente riuscirà a fare luce sull’intera vicenda, gli arresti di questa mattina testimoniano quello che, personalmente, denuncio dal 2001”. Questo il commento di Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli all’inchiesta ‘Green’ della Procura partenopea.



“Che gli impianti Cdr non funzionassero a norma lo stiamo denunciando da otto anni a questa parte – spiega Sodano – sulla difesa di questi siti c’è stata una sinergia bypartisan, da Bertolaso a Bassolino fino a Berlusconi che, durante la cerimonia di inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra, ha definito i vertici Impregilo degli ‘eroi’. Le nostre critiche sono state ulteriormente avanzate nell’ultimo esposto che abbiamo depositato in Procura la scorsa settimana”.



“Noi continuiamo a dire no a una gestione scellerata dell’emergenza rifiuti, al business e all’arricchimento basato su impianti che non funzionano, ma che producono solo danni alla nostra salute e a quelli dei nostri figli. L’alternativa ai rifiuti nelle strade e ai siti non a norma esiste – aggiunge – occorre puntare su un ciclo virtuoso dei rifiuti, sul riciclo delle materie prime investendo sui rifiuti come risorsa”.



“E’ necessario mettere un punto a questa gestione che ha provocato danni all’ambiente e alla salute. Diciamo no al cattivo funzionamento dei siti e – conclude il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli - alle lobby che sono alle spalle di questa gestione criminale”.

martedì 2 giugno 2009

SODANO: "NOI UNICA ALTERNATIVA ALLA CATTIVA POLITICA"



"Siamo quasi alla fine di quella che è stata una campagna elettorale tutta in salita ostacolata, in ogni modo, anche dai mass media che hanno persino oscurato le nostre battaglie in materia ambientale". Così Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, durante il comizio di chiusura per le elezioni europee che si è svolto in serata a Napoli.
"Un percorso complesso che, però, ha ulteriormente confermato che abbiamo fatto bene a correre da soli scegliendo di essere una coalizione alternativa al centrosinistra. Noi - ha aggiunto Sodano - continuiamo a rappresentare l'unica alternativa possibile non solo al centrodestra, ma anche a quel centrosinistra troppo imbrigliato in logiche che hanno persino impedito a Luigi Nicolais di partecipare al Pride di sabato scorso a Napoli"..
"Dobbiamo lavorare fino all'ultimo istante per raccogliere voti cercando di convincere gli indecisi ribadendo che la preferenza alla nostra coalizione non rappresenta un voto di facciata, ma un modo per rafforzare l'unica alternativa possibile alla politica bassoliniana degli ultimi 15 anni in Campania".

GIUSTO CATANIA: "LE ELEZIONI EUROPEE OPPORTUNITA' PER CHI NON HA VOCE"


"Le elezioni dei prossimi 6 e 7 giugno rappresentano un modo per difendere, in sede europea, i diritti di chi non ha voce e dei lavoratori". Così Giusto Catania, eurodeputato e candidato al Parlamento europeo nonché commissario della Federazione napoletana di Rifondazione comunista durante il comizio elettorale di questa sera a Napoli.
"In questa campagna elettorale si è parlato troppo di gossip e di tutte quelle questioni che interessano poco ai cittadini. Si è detto poco o nulla dei diritti, dell'accoglienza, della giustizia e del lavoro - ha aggiunto Catania - Per tutti questi motivi è necessario il voto di chi è preoccupato della pericolosa tendenza antidemocratica che si sta verificando nel nostro Paese. Atti eversivi che stanno caratterizzando la nostra politica e che rischiano di avere strascichi anche nel Parlamento europeo".
"Non possiamo permetterci che in Europa non vi sia una forza politica che tuteli i lavoratori e che si opponga alle scelte univoche di tutte le forze politiche, dalla destra fino al centrosinistra. Il voto della prossima settimana - ha concluso - non rappresenta un modo per salvare la storia del comunismo, ma un modo per difendere la libertà".

lunedì 1 giugno 2009

SODANO IN PROCURA: “GRAVI IRREGOLARITÀ NEL CICLO DEI RIFIUTI. CHIUDERE ACERRA E CHIAIANO”.


Questa mattina Tommaso Sodano ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli per denunciare le gravi irregolarità che gli enti preposti stanno commettendo nella gestione del ciclo dei rifiuti.



Il documento è stato spiegato nella conferenza stampa, tenutasi presso il Comitato Elettorale di via Benedetto Croce: “Un esposto doveroso per le pesanti responsabilità ravvisate nell'azione del commissariato - ha esordito Sodano - La fine dell'emergenza, sbandierata da Berlusconi negli spot elettorali e durante l'inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra, è stata smentita dai cumuli di rifiuti nelle strade della provincia. La salute dei cittadini è al primo posto nelle priorità della nostra coalizione”.



Nell'esposto Sodano chiede alla magistratura tre interventi immediati: “L'inceneritore di Acerra va subito posto sotto sequestro poiché la combustione di rifiuti tal quale sta avvenendo con grave rischio per la salute dei cittadini, come dimostra il superamento dei limiti prescritti alle emissioni per ben 17 volte in questo periodo di prova”.



“L'apertura della discarica di Chiaiano non può essere garantita poiché si tratta di una zona sismica e quindi soggetta a frane, che mettono a rischio la salute degli abitanti della zona – ha aggiunto - Infine denunciamo le pesanti responsabilità della gestione commissariale e della Regione Campania che non sono state in grado di dotare il territorio campano di un impianto per il trattamento della frazione organica. I comuni 'virtuosi' sono costretti ad inviarla in Sicilia. I fondi stanziati per creare gli impianti, infatti, sono stati in gran parte bloccati, per la procedura di infrazione, cui è soggetta la Campania a causa dell'emergenza rifiuti. Gli unici - ha spiegato il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli - a beneficiare di questa situazione sono i gestori degli impianti per il trattamento dei rifiuti tal quali”.



“Il tema dell'ambiente avrebbe dovuto essere al centro della campagna elettorale: è molto grave lo spreco di risorse pubbliche perpetrato in questi anni dal Commissariato. È bene – ha concluso Sodano - che si inizi a voltare pagina anche sulla questione rifiuti e la mia coalizione rappresenta l'unica alternativa in queste elezioni provinciali.

SALVI E FERRERO ALLA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE


Saranno Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista e Cesare Salvi, coordinatore nazionale di Socialismo 2000, a chiudere la campagna elettorale per le elezioni europee a Napoli.
L’appuntamento è per il 2 giugno in piazza del Gesù, a Napoli, a partire dalle ore 17.30. Alla manifestazione, che si concluderà con un concerto di SteelA e Bisca, saranno presenti Marilena Di Leva presidente cpf Napoli PdCi; Giusto Catania, eurodeputato, commissario della Federazione Prc di Napoli, candidato alle elezioni europee, Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli e Massimo Villone, candidato al Parlamento europeo.

GIUSTO CATANIA: "INACETTABILI LE CONDIZIONI DEI RICOVERATI DELL'OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI AVERSA: STRUTTURA SUPERATA E CHE VA CHIUSA"


Questa mattina, una delegazione parlamentare guidata
dall´europarlamentare Giusto Catania (Prc-Se) si è recata in visita ispettiva presso il manicomio giudiziario di Aversa (Caserta) per verificare le condizioni di detenzione, anche alla luce della recente riforma della sanità penitenziaria.
Nell´ospedale psichiatrico giudiziario sono presenti circa 270 internati e circa 180 agenti di polizia penitenziaria.
”Sono davvero scosso e preoccupato per quello che ho visto – ha dichiarato Giusto Catania - e posso assicurare che ho una lunga esperienza di visite in strutture detentive. Ho visto gli internati in celle sporche, umide e spoglie, in quattro o cinque per stanza, vestiti di abiti laceri e consunti. La maggior parte di loro trascorre il tempo stesa a letto, anche in pieno giorno, in letti e materassi sporchi e consumati dal tempo. L´unico svago è fumare. Le loro condizioni di salute e di igiene appaiono precarie e diversi di loro presentano anche segni di evidenti dermatiti. In molti casi parliamo di sofferenti psichici entrati in Opg per aver commesso reati minori che rimangono in questa struttura per anni, in regime di proroga della misura di sicurezza. Registriamo persino la presenza di un internato che ha ben 84 (ottantaquattro) anni! Sono scene che richiamano alla mente i manicomi chiusi con la legge Basaglia”.
Nel 2008 la struttura di Aversa, a seguito della riforma della sanità penitenziaria, è affidata all´amministrazione penitenziaria per la parte detentiva e alla Asl di Caserta 2 per la parte sanitaria.
”Registro, poi, - ha proseguito l´europarlamentare di Rifondazione - l´assenza di una presa in carico sanitaria del sofferente psichico. Al momento della visita nessuno psichiatra era presente nell´Opg. Il personale infermieristico e parasanitario è evidentemente sottostimato rispetto alle esigenze e opera in condizioni di precarietà. Nel reparto da noi visitato non c´è nemmeno uno spogliatoio. In più, mi è stato riferito dai lavoratori sanitari, che 12 dei 46 infermieri in servizio, non ricevono lo stipendio da diversi mesi. Ciò pregiudica ulteriormente la già ridotta capacità di assistenza sanitaria”.
”Per quanto mi riguarda – ha aggiunto Catania - questo posto è a tutti gli effetti semplicemente un ‘manicomio’ e come tale va chiuso e superato. La prima condizione da raggiungere è che il sistema sanitario si faccia carico di questa questione, senza fingere di non vedere. Quello che ho visto in questo posto, di internati che non escono perché non vi sono strutture residenziali alternative al carcere o di persone che giacciono abbandonate a se stesse in una cella, è inaccettabile e non ammette che si perda altro tempo o che si proceda in condizioni di precarietà. Per quanto mi riguarda – ha concluso l´eurodeputato - segnalerò le condizioni inumane e degradanti di detenzione alla magistratura di sorveglianza e ai vertici dell´amministrazione sanitaria e penitenziaria”.