domenica 31 maggio 2009

PD ASSENTE AL SOCIAL PRIDE. SODANO: "SIAMO L'UNICA VERA SINISTRA"


“Noi siamo l’unica vera Sinistra in Italia e in Campania. Lo dimostra l’assenza dei rappresentanti del Pd al Pride che si è svolto oggi a Napoli”. Così Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli.








“Oggi si avvertiva particolarmente l’assenza di Luigi Nicolais, candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Napoli – continua Sodano – un’assenza che dimostra, ancora una volta, come il Partito democratico sia un assembramento di idee e persone troppo sottoposte a vincoli. Oggi era un dovere essere in piazza perché la difesa dei diritti e dell’identità sessuale non ha e non deve avere un unico colore politico, ma essere trasversale”.


Sodano, che nel pomeriggio, ha sfilato da piazza Bellini a piazza del Gesù a Napoli aggiunge: “Anche oggi si è avuta la dimostrazione che c’è bisogno di una Sinistra vera, che sia dalla parte di chi è più debole e di chi non vede ancora riconosciuti i propri diritti. Un’ulteriore occasione per ribadire che solo noi rappresentiamo la vera alternativa”.

PRESENTATO IL PROGRAMMA ELETTORALE


Ambiente e lavoro, ma anche diritti, pari opportunità e questione morale. Questi i capisaldi del programma elettorale di Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli. Un documento ampliato, rispetto a quello originario, perché discusso insieme all'elettorato e alle tante categorie che Sodano ha incontrato in queste settimane di campagna elettorale.








“Ci troviamo in una campagna elettorale dove l'elettorato viene distolto dalle questioni importanti - afferma Sodano - voglio confrontarmi con gli altri due candidati principali su temi fondamentali quali l'ambiente per conoscere le loro risposte. La nostra coalizione non vuole un inceneritore nella città di Napoli: Nicolais e Cesaro devono avere il coraggio di far conoscere ora la propria posizione”.








Sempre in tal senso Sodano preme per una “bonifica delle tante zone martoriate dall'inquinamento e per una riqualificazione degli insediamenti già esistenti, in modo da non consegnare ulteriori fette di territorio alla cementificazione”.



Il programma contempla una parte fondamentale legata ai diritti civili ed alla trasparenza degli enti pubblici: “La questione morale deve essere centrale nell'azione di un'amministrazione, anche per recuperare un rapporto di fiducia coi cittadini. Così come la politica sui diritti e le pari opportunità va affrontata in modo capillare anche in un confronto a carattere provinciale come queste elezioni”.








“La Provincia non è un ente secondario o da abolire come in molti sostengono - continua Sodano - la vera anomalia è quella del nostro territorio, dove l'ente provinciale ha potere decisionale sui 92 Comuni, mentre per la città di Napoli tutto viene demandato alla Regione”..

FERRERO, PRC: GAY PRIDE, ADERISCO E PARTECIPO A MANIFESTAZIONE DI NAPOLI.


Il Partito della Rifondazione Comunista aderisce e sostiene il “Napoli Pride “ - liberi tutti e libere tutte - che si svolgerà oggi a Napoli..
La delegazione del PRC oggi sarà guidata dal Segretario Nazionale Paolo Ferrero, che parteciperà al corteo che partirà da piazza Bellini alle ore 16,00.

Rifondazione Comunista condivide da sempre le istanze della comunità LGBTQ ed ha preso impegni concreti anche qui in Campania, sia nel programma del candidato alla presidenza della Provincia di Napoli Tommaso Sodano, sia attraverso le candidature proposte nella lista unitaria presentata alle Elezioni per il Parlamento Europeo, sia attraverso specifiche candidature per il consiglio Provinciale di Napoli. Candidando esponenti delle comunità LGBTQ, Rifondazione ha inteso contribuire alla battaglia di cittadinanza di gay, lesbiche e trans e alla rivendicazione complessiva dei diritti per tutte e tutti.

venerdì 29 maggio 2009

SODANO DENUNCIA: 'SCOMPARSI I DATI ARPAC SULL'INCENERITORE DI ACERRA'


Tommaso Sodano denuncia che dal sito www.emergenzarifiuticampania.it sono scomparsi i dati giornalieri sulle emissioni del termovalorizzatore di Acerra. "Una strana coincidenza – afferma il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli - dopo le nostre denunce di ieri".







Sodano, poi si sofferma sul comunicato diffuso oggi dall’Arpac, secondo il quale non esiste alcun allarme emissioni nell’aria. "Una nota ambigua – aggiunge Sodano – i cittadini hanno diritto a conoscere la verità fino in fondo su quello che viene immesso nell’atmosfera".





"Non possiamo fidarci – conclude Sodano – di chi dice cose contrarie da un giorno all’altro. Ribadiamo, inoltre, che anche per quanto riguarda l’Arpac, così come per l’impianto di Acerra, occorre che vi siano controllori terzi e indipendenti".

DOMANI SODANO CON FERRERO AL SOCIAL PRIDE


Ci sarà anche il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, al Social Pride che si svolgerà domani pomeriggio a Napoli. Il corteo partirà alle ore 15 da piazza Bellini e si concluderà in piazza del Gesù. A sfilare anche Giusto Catania, eurodeputato e candidato al Parlamento europeo, nonché commissario della Federazione di Napoli di Rifondazione comunista e Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli.

SODANO: 'BERTOLASO MENTE SULL'INCENERITORE'


“Sulle reali emissioni di polveri sottili nell’aria del termovalorizzatore di Acerra, il sottosegretario Bertolaso mente sapendo di mentire”. Questo il commento di Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, alle parole pronunciate oggi in conferenza stampa dal sottosegretario all’Emergenza rifiuti.


“Noi non abbiamo certezza sull’emissione dei fumi dai camini perché il controllo sulle ciminiere non viene effettuato da un organo indipendente, ma dal gestore dell’impianto – prosegue Sodano – Non possiamo essere tranquilli davanti a controlli di questo tipo anche perché la situazione di Acerra è molto delicata sia per l’inquinamento che ormai tutto il mondo conosce sia perché tutti i problemi che abbiamo sollevato in questi anni non sono stati affrontati e risolti. L’impianto di Acerra è obsoleto e non c’è stato ancora il collaudo definitivo. In questo contesto di dubbi – aggiunge Sodano – e la pessima gestione affidata ad Impregilo, sulla quale ci sono anche inchieste della magistratura, non possiamo provare alcuna sensazione di tranquillità. C’è bisogno di avere più garanzie e che i controlli siano fatti da enti indipendenti”.


Sodano sottolinea, inoltre, che dopo le simulazioni effettuate nel febbraio 2005, “fu noto che bisognava seguire 27 prescrizioni e che bisognava bruciare nell’impianto un Cdr di qualità che, allo stato attuale, non c’è. Vengono così a cadere – ricorda - tutti i presupposti per garantire la sicurezza dei cittadini”.
In merito, poi, all’annuncio dell’inizio dei lavori, nel gennaio 2010 per l’impianto di Napoli, il candidato alla Provincia di Napoli ribadisce che lui e il suo schieramento continuano a essere contrari alla possibilità di realizzare un nuovo inceneritore nell’area orientale della città. “Se verremo eletti l’impianto non verrà costruito. Vogliamo sapere – conclude - cosa pensano in merito anche gli altri candidati alla presidenza della Provincia di Napoli”.

giovedì 28 maggio 2009

DOMANI PRESENTAZIONE PROGRAMMA ELETTORALE


Domani venerdì 29 maggio, il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano, presenterà alla stampa il programma elettorale definitivo della sua coalizione nato dopo l’ascolto di singole categorie professionali, associazioni e singoli cittadini.

L’appuntamento è per le ore 12.00 presso il comitato elettorale di via Benedetto Croce, 19 a Napoli.

GIUSTO CATANIA: "GOVERNO OMOFOBICO"


“La nuova versione del sito web del ministero delle Pari opportunità manifesta, ancora una volta chiaramente, l’atteggiamento omofobico del governo Berlusconi e del ministro Carfagna”. Così l’eurodeputato Giusto Catania, candidato alle elezioni europee e commissario della Federazione napoletana di Rifondazione Comunista.
In merito Catania ha scritto una lettera al presidente della Commissione europea Barroso che presiede anche il Comitato contro le discriminazioni chiedendo un intervento immediato per il ripristino di quella parte del sito che è stata rimossa.
“Già in passato il Governo Berlusconi era stato bacchettato dal Parlamento europeo, adesso siamo di fronte all’ennesimo episodio discriminante – sottolinea Catania – Una vicenda che, alla luce del Gay pride previsto a Napoli il prossimo sabato 30, rappresenta una vera e propria provocazione”.
“L’iniziativa di Napoli, a questo punto – aggiunge l’eurodeputato – si rafforza di ulteriori contenuti dal momento che il Pride vuole essere un’iniziativa contro le scelte del Governo e del ministro Carfagna. In Italia – conclude Catania – i diritti degli omosessuali sono ancora da conquistare, cosa che in altri Paesi del mondo sono già patrimonio acquisito da tempo”.

INCENERITORE DI ACERRA: SFORATI I VALORI DI PM10 PREVISTI DALLA LEGGE


Altro che inquinare “come due automobili” e “prototipo da esportare” come sostenuto dal Presidente del Consiglio. I primi dati pubblicati dall’ARPAC, resi noti oggi da organi di stampa di rilievo nazionale, confermano le nostre ragioni e le nostre preoccupazioni per la salute dei cittadini di un intero territorio già compromesso dal punto di vista ambientale.

Per 17 volte, nei pochi giorni di funzionamento dell’inceneritore di Acerra (inaugurato il 26 Marzo), non ancora a regime, sono stati sforati i valori di Pm 10 consentiti dalla legge e sono state riscontrate nell’aria alte concentrazioni medie di Monossido di Carbonio e Idrocarburi Policiclici Aromatici. Il dato significativo è che il valore giornaliero di PM 10 non può superare i limiti di legge per più di 35 volte nel corso dell’anno civile.

E’ questo quanto riscontrato dall’Agenzia regionale in una nota trasmessa all’Osservatorio Ambientale che dovrebbe informare la popolazione e che a quanto ci risulta non ha ancora pubblicato alcunché sul proprio sito né intrapreso alcuna iniziativa tesa a tranquillizzare le popolazioni interessate. Questa notizia segue di poche ore quanto appreso sempre dalla stampa e riguardante l’operazione della Guardia di Finanza nella sede della Fibe che, sebbene sotto processo per truffa aggravata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture continua a lavorare per il completamento dell’impianto.

L’inceneritore di Acerra resta un ferro vecchio che nessuno voleva, definito nel parere di compatibilità ambientale del 1999 “a tecnologia non particolarmente innovativa”, emblema di un piano di smaltimento il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti, voluto a tutti i costi, sebbene non siano rispettate le prescrizioni dell’aggiornamento della valutazione di impatto ambientale dettate nel 2005 dalla Commissione ministeriale VIA tra cui quella, ritenuta fondamentale dalla stessa commissione che nell’impianto si bruciasse solo il CDR conforme alle normative e non il rifiuto tal quale come sta avvenendo.

Tutto ciò mentre decine di camion provenienti da tutta la provincia continuano a scaricare tonnellate di rifiuti “tal quale” non nell’inceneritore ma su un’area ritenuta dal Consiglio di Stato non idonea allo stoccaggio delle ecoballe. Altro che fine dell’emergenza rifiuti! Che fine ha fatto la raccolta differenziata? Si stanno forse esaurendo le discariche di rifiuti indifferenziati? Gli ex impianti di CDR, oggi chiamati STIR, continuano ad andare in tilt? E dove è finita la bonifica?
Non sarà la militarizzazione del territorio ed il congelamento dei diritti democratici costituzionalmente garantiti altrove tranne che in Campania, a zittire la protesta civile che in questi anni abbiamo portato avanti lasciando tracce in tutte le sedi, da quelle istituzionali a quelle politiche e religiose, alle testate giornalistiche nazionali e internazionali, perché domani nessuno possa accampare l’alibi di non sapere.

Un elementare principio, quello di “precauzione” imporrebbe di fermare immediatamente i test dell’impianto e fare una vera e seria Valutazione di impatto ambientale e contemporaneamente ogni indagine utile a tutela della salute dei cittadini!

Noi intanto continueremo a tenere alta la nostra attenzione e la nostra vigilanza, proprio in queste ore di campagna elettorale perché la politica si assuma le proprie responsabilità. Ci siamo già attivati per richiedere un incontro immediato con il Commissario prefettizio del Comune di Acerra e con i responsabili delle competenti strutture sanitarie per conoscere le iniziative che intendono intraprendere a tutela della salute e a salvaguardia dell’ambiente perché a nessuno sia consentito, soprattutto in campagna elettorale, di sfuggire alle proprie responsabilità.

“Comitato Contro il Mega Inceneritore di Acerra” aderente al Movimento Campano per Rifiuti Zero

GLI APPUNTAMENTI DI OGGI

h 10:00 INCONTRO IN CGIL

h 11:00 INIZIATIVA VIALE MARCONI

h 12:00 ASSEMBLEA PRESSO IL CENTRO PER L’IMPIEGO A MARIGLIANO

h 16:00 INTERVENTO PRESSO IL CAMPO DI CALCIO DI BARRA

h 17:00 ASSEMBLEA “SEGNALI DI FUMO” IN PIAZZA DEL GESù PRESSO
SCUOLA “UGO FOSCOLO”

h 18:00 ASSEMBLEA A MARIGLIANO

mercoledì 27 maggio 2009

SODANO, INCENERITORE DI ACERRA: 'POLVERI INQUINANTI SUPERIORI AL LIMITE GIA' NEL PERIODO DI PROVA'.


Presto una nuova azione giudiziaria di Tommaso Sodano sul termovalorizzatore di Acerra. Il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli sta, infatti, predisponendo una serie di documentazioni che, nei prossimi giorni, saranno presentate alla Procura della Repubblica.


Intanto è amaro il suo commento sulle emissioni nell’aria di polveri sottili dell’impianto riportate oggi da Il Sole 24 ore e certificate dell’Arpac Campania. Le misure effettuate e pubblicate online registrano la presenza nell’aria di polveri inquinanti (Pm10) per una media giornaliera di 76,3 micron per metro cubo, ben più alta del valore consentito di 50 micron. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico, in due mesi di attività, l’impianto di Acerra ha già fatto registrare nove giornate in cui le emissioni hanno superato il tetto consentito. Nove giornate rispetto alle 35 massime consentite e sopportabili in un anno intero.


“Per un impianto che non è ancora in funzione, ma soltanto in prova – attacca Sodano – il fatto costituisce una cosa gravissima che non fa altro che aumentare la preoccupazione per la nostra salute. Un’ulteriore conferma che l’impianto non è stato realizzato secondo le 27 prescrizioni che avevamo ottenuto nel febbraio 2005 in seguito alle lotte ad Acerra e – prosegue - che, nel contempo, non è stata avviata alcuna opera di bonifica del territorio”.
“Se i dati registrati sono già questi – conclude il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli – non possiamo fare altro che continuare a esprimere il nostro allarme”.

DOMANI PROTESTA DAVANTI ALLA RAI DI NAPOLI CONTRO L'OSCURANTISMO DELLA TV


Si svolgerà anche a Napoli l’iniziativa di protesta contro il mancato rispetto della par condicio nei confronti della lista di Prc, PdCi e Socialismo 2000.L’appuntamento è per domani, 28 maggio, alle ore 11 in viale Marconi, dinanzi la sede Rai.

Alla manifestazione saranno presenti Giusto Catania, eurodeputato e candidato alle elezioni Europee oltre che commissario della federazione provinciale di Napoli di Rifondazione Comunista e Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli.

“L’iniziativa di domani – spiega Sodano – vuole solo sottolineare un atteggiamento che stiamo riscontrando da tempo anche in Campania, un sistema che oscura il nostro schieramento e i nostri programmi elettorali”.

RASSEGNA STAMPA DEL 27-5

Sodano «bracca» Cesaro nella sede degli agronomi: «Così posso confrontarmi»

Da il Corriere del Mezzogiorno del 27-05-2009


Doveva essere quasi un blitz. Ma poi, Tommaso Sodano, candidato comunista alla presiden­za della Provincia di Napoli, ha dovuto cedere alle ra­gioni della cortesia per non turbare i colleghi agrono­mi che, presso la sede dell’Ordine, in via Toledo, han­no accolto Luigi Cesaro, aspirante presidente del Pdl a palazzo Matteotti.


Una stretta di mano. Il tentativo, da parte del lanciato leader del centrodestra, di blandire l’avversario («Con Tommaso in consiglio avremo sicu­ramente maggiore attenzione per il mondo dell’agricol­tura »). E la reazione dell’ex presidente della commissio­ne ambiente del Senato: «Dato che non mi dai alcuna possibilità di confronto, ho deciso di essere presente qui, assieme ai colleghi, per incontrarti»). La risposta di Cesaro è stata immediata: «Credo sia molto più im­portante promuovere questi incontri con le categorie professionali che quelli con i candidati»).



La polemica, da parte di Sodano, è proseguita nel po­meriggio: «Adesso — ha scritto in una nota — mi è ancora più chiaro perché Cesaro sfugge a tutti gli ap­puntamenti pubblici: ha pronunciato essenzialmente parole di circostanza, senza minimamente fare riferi­mento a cosa sia necessario fare per il rispetto e la tute­la del territorio e la difesa delle nostre aree agricole, che necessitano di recupero, bonifiche e rilancio. Del resto, colui che oggi sfugge a qualsiasi forma di faccia a faccia è la stessa persona che non è mai intervenuta in Parlamento e che, in queste due legislature, ha prodot­to solo tre interrogazioni a risposta scritta ed è stato primo firmatario di una sola proposta di legge». L’as­sessore provinciale uscente, Francesco Saverio Borrel­li, ha contestato l’idea del Pdl di voler istituire un «tavo­lo verde» che in Provincia «è già operativo da cinque anni».



Il candidato alla presidenza del centrodestra, nel cor­so dell’incontro con gli agronomi, capeggiati dal presi­dente, Alberto Cappelletti, ha chiesto a viva voce «una serrata collaborazione sui temi ambientali e dell’agri­coltura per il rilancio di un settore», ha sottolineato, «che da sempre è stato trainante, con le sue tipicità, della nostra economia». Numerose le segnalazioni giunte dai professionisti presenti: «Spesso», hanno te­nuto a precisare gli agronomi, «il verde, nelle città, vie­ne tutelato da architetti e ingegneri degli uffici tecnici, quasi come se un albero potesse essere trattato alla stre­gua di un manufatto. Non è così. E ha bisogno di tutt’al­tra manutenzione e cura». Infine, nel corso di un suc­cessivo incontro con gli ingegneri, Cesaro ha annuncia­to di aver «accolto con entusiasmo l’intelligente propo­sta avanzata dagli ingegneri di creare in Provincia un manager delegato ai rapporti con tutti gli ordini profes­sionali per aiutare i cittadini a interloquire meglio con l’ente».

«Cesaro candidato fantasma»


Repubblica Napoli del 27-05-2009



«Un candidato virtuale, un candidato fantasma. In tv ogni tanto appare una bella donna che ci dice di votarlo perché è amico di Berlusconi. Ma Cesaro dov´è? Neppure alla Rai ha il coraggio di presentarsi? La sua campagna elettorale è un insulto alla nostra terra, una vergogna».


Luigi Nicolais scatenato nella sede Confesercenti dove incontra il presidente Vincenzo Schiavo e il direttivo provinciale. Il candidato del centrosinistra arriva dagli studi Rai dove è andato in onda il confronto tra i candidati alla presidenza della Provincia di Napoli e dove Cesaro non è andato perché, spiegherà più tardi il candidato Pdl, aveva «altri impegni importanti con categorie e Ordini professionali». Ma Cesaro avverte: «Gli altri candidati sembrano avere il solo interesse di vedermi, eppure non sono un bella donna. Al di là degli scherzi, farebbero bene a parlare dei programmi con i cittadini come sto facendo da tempo. Dopo le elezioni avremo tempo e modo di confrontarci».


Nicolais attacca: «Sicurezza, infrastrutture, sviluppo, turismo. Temi forti di cui avrei voluto discutere anche con il mio avversario che, però, continua a sfuggirmi. Ora non si presenta persino alla tribuna politica Rai». Creando peraltro un po´ di imbarazzo anche negli stessi uomini del suo staff che rivelano: «È vero che gli è stato consigliato di evitare confronti con Nicolais, ma alla Rai doveva andarci».
Prossima e ultima tribuna il 3 giugno ma, intanto, dov´è Cesaro? Prima dagli agronomi, poi con i sindacati di polizia assieme a Franco Malvano, ex questore ed ex senatore ora candidato alle Europee, infine dagli ingegneri. Ed è dagli agronomi nella zona della Ferrovia che, a sorpresa, si consuma per qualche minuto il primo confronto per Cesaro che trova in sala Tommaso Sodano, candidato di Rifondazione che di mestiere, appunto, è agronomo.


Cesaro lancia uno slogan: «Nella provincia di Napoli bisogna rafforzare il mondo agricolo». Sì, ma in che modo? «Tra i progetti che realizzeremo perché diventi più forte la sinergia tra le istituzioni e le associazioni di categoria - spiega il candidato Pdl - c´è quello di istituire un tavolo verde di concertazione. Il nuovo strumento servirà a individuare insieme strategie e soluzioni per il rilancio del settore agricolo, sempre nell´ottica di uno sviluppo integrato che rispetti le vocazioni territoriali».


La frase rimbalza sulle agenzie e scatta l´assessore provinciale dei Verdi, Francesco Borrelli, molto vicino a Nicolais in questa campagna elettorale: «Ma Cesaro di che parla? Non sa neppure cosa dice quando apre la bocca. Il tavolo verde già esiste da cinque anni e si è riunito proprio stamattina sulla cosiddetta influenza suina che, tra l´altro, dovremmo smettere di chiamare così perché ha già causato il del 50 per cento nella vendita di carne di maiale. Il tavolo verde già esiste e, dunque, il centrodestra lo approva. Si informi, Cesaro si informi prima di prendere altri scivoloni».


E Sodano, dopo averlo finalmente visto da vicino, rincara: «Ho capito perché Cesaro si nasconde. Non ha argomenti da mettere sul tappeto, non ha idee utili per la gente. Ho profittato dell´ospitalità dei miei amici e colleghi agronomi per incontrare pubblicamente l´unico candidato alla presidenza della Provincia di Napoli che si sottrae al confronto. È stata la sola occasione in cui ho avuto la possibilità di vedere Cesaro, un politico che in queste settimane ha sempre rifiutato di incontrarmi durante gli appuntamenti elettorali. Ora l´ho visto. Un personaggio a dir poco imbarazzante».



«Voglio il faccia a faccia» Sodano, blitz da Cesaro

Da "Il Mattino" del 27-05-2009

Faccia a faccia tra Luigi Cesaro e Tommaso Sodano. Il candidato di Rifondazione alla presidenza della Provincia, è riuscito laddove Luigi Nicolais ha fallito: confrontarsi pubblicamente con il candidato del centrodestra. L’occasione è offerta dall’Ordine degli Agronomi, che ieri aveva in programma l’incontro con Cesaro prima e con Sodano dopo. Ma l’ex senatore, laureato in Scienze agrarie e iscritto all’albo dall’84, pensa bene di anticipare il proprio arrivo.



A mezzogiorno in punto l’agronomo Sodano varca l’ingresso della sede di Palazzo Motta, prima ancora del candidato del centrodestra che è già nell’edificio, in visita all’Ordine dei Farmacisti. Dall’inizio della campagna elettorale Cesaro si è mostrato poco propenso al confronto con gli altri aspiranti presidenti, a partire da Nicolais che lo ha sollecitato a più riprese. «Preferisco parlare con la gente», questo il suo refrain. Ieri, l’inevitabile anche se una telefonata del presidente degli agronomi Alberto Cappelletti smorza l’effetto sorpresa. «E che problema c’è», dice Cesaro che, entrato nella sala riunioni, tende cordialmente la mano al suo avversario. E gli stampa anche due baci sulle guance. Gli agronomi avanzano le proprie richieste. «Istituiremo un tavolo verde di concertazione - annuncia Cesaro - perché il dialogo con la categoria e con le altre forze politiche vada ben oltre la campagna elettorale. Anche con Sodano: io da presidente e lui da agronomo». Una frecciatina presto ricambiata. «Non si può incontrare il mondo delle professioni e promettere attenzione e dialogo a tutti, a costruttori e agronomi, facendo finta che non esistano interessi confliggenti», replica Sodano.



Poi Cesaro tira fuori dalla tasca della giacca i risultati di un sondaggio elettorale aggiornati al 25 maggio. Collegio per collegio. Il volto è sereno, i numeri sono dalla sua. «Tomma’ - dice rivolto a Sodano - hai rimontato un punto su Nicolais». Fine dell’incontro. Altra stretta di mano. Altri due baci. Mentre Cesaro e Sodano si confrontano dagli agronomi, Nicolais incontra la Confesercenti. Politiche di sicurezza, sviluppo delle infrastrutture, spinte al turismo: queste le priorità indicate dagli imprenditori ai quali Nicolais sottolinea «il bisogno di applicare subito una stazione unica appaltante che garantisca trasparenza».



«Temi forti - precisa il candidato del centrosinistra - di cui avrei voluto discutere anche con Cesaro, che però continua a sfuggirmi. Stamattina (ieri, ndr) non si è presentato neanche alla tribuna politica in Rai». Insomma, il confronto continua a non esserci. E non ci sarà. Cesaro, dopo aver incontrato gli agronomi, vede gli agenti della Uil polizia che gli annunciano il loro sostegno. Parla di sicurezza e poi dice: «Ho visto Sodano, abbiamo avuto un confronto positivo. Non è vero che sfuggo. Nicolais? Gli proposi di sottoscrivere un patto per la legalità ma non ho mai avuto riscontro». Ma mentre apprezza il faccia a faccia con Sodano con tanto di convenevoli e fair play, ecco che il candidato del Prc diffonde una nota al vetriolo. «Luigi Cesaro - dice - si sottrae al confronto perchè non ha argomenti da mettere sul tappeto e nessuna idea utile per la collettività. È un personaggio a dir poco imbarazzante».



Il candidato del Pdl ci resta male. «Il confronto lo faccio con la gente, non con chi mi insulta», dice. E mentre alle elezioni mancano ancora dieci giorni, c’è chi inquadra già il prossimo obiettivo. Il vicecoordinatore regionale del Pdl Fulvio Martusciello annuncia una mozione di sfiducia contro Bassolino. «Serve - spiega - una grande campagna di verità su quello che la sinistra non ha fatto in questi anni e su quello che farà il Pdl una volta al governo della Regione». E una mozione si sfiducia contro il sindaco Iervolino l’annuncia Maurizio Iapicca. «Martusciello ha ragione - dice il coordinatore vicario cittadino - gli attuali amministratori se ne devono andare, non hanno più nè un valido motivo per restare nè soprattutto l’appoggio dei cittadini che anzi sono ormai stufi».

Contro l'oscurantismo in campagna elettorale: Presidio davanti alla RAI


Giovedì 28 maggio dalle ore 10.00 alle ore 15.00 si svolgerà davanti alla RAI di viale Mazzini 14 una iniziativa di protesta contro il mancato rispetto della par condicio, nei confronti della lista di Prc, PdCI, Socialismo 2000, che si traduce in un vero e proprio oscuramento della nostra presenza nelle televisioni.

Sarà presente il Segretario Paolo Ferrero

martedì 26 maggio 2009

CESARO NON RISPONDE A SODANO: CONFRONTO NEGATO


“Luigi Cesaro si sottrae al confronto perché non ha argomenti da mettere sul tappeto e nessuna idea utile per la collettività”. Questo il commento di Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, dopo un vero e proprio ‘blitz’ compiuto presso la sede dell’Ordine degli agronomi di Napoli per poter avere un confronto con il candidato del PdL.

“Ho approfittato dell’ospitalità dei miei amici e colleghi agronomi – spiega Sodano – per poter incontrare, pubblicamente, l’unico candidato alla presidenza della Provincia di Napoli che si sottrae al confronto. Quella di oggi, infatti, è stata la sola occasione in cui ho avuto la possibilità di incontrare Cesaro – sottolinea Sodano – Un politico che, in queste settimane, ha sempre rifiutato di incontrarmi durante appuntamenti elettorali. Adesso – aggiunge – mi è ancora più chiaro perché sfugge a tutti gli appuntamenti pubblici: perché non ha argomenti anche su tutte le questioni che interessano i cittadini del napoletano. Un personaggio a dir poco imbarazzante”.

E in merito alle risposte e alle argomentazioni avanzate agli agronomi, Sodano afferma: “Cesaro ha pronunciato essenzialmente parole di circostanza, senza minimamente fare riferimento a cosa sia necessario fare per il rispetto e la tutela del territorio e la difesa delle nostre aree agricole, che necessitano di recupero, bonifiche e rilancio”.

“Del resto, colui che oggi sfugge a qualsiasi forma di faccia a faccia – ricorda Sodano – è la stessa persona che non è mai intervenuta in Aula in Parlamento e che, in queste due legislature, ha prodotto solo tre interrogazioni a risposta scritta ed è stato primo firmatario di una sola proposta di legge. Non ha, dunque, dimostrato alcun attivismo e una sorta di lassismo a lavorare a favore dei cittadini”.

Dopo la battaglia vinta oggi, però, Sodano ribadisce di non voler demordere: “Continueremo a incalzare Cesaro perché ci siano confronti veri su tutti i punti dei programmi elettorali. Anzi – conclude – chiediamo anche ai mass media di sollecitare incontri pubblici a cui invitare tutti e tre i principali candidati alla presidenza della Provincia di Napoli”.

GLI APPUNTAMENTI DEL 27 MAGGIO

h 11:00 Assemblea presso il Comitato per TOMMASO SODANO PRESIDENTE via Benedetto Croce con il comitato artigiani.

h 18:00 Assemblea a Qualiano

Rifiuti, blitz della guardia di Finanza nel termovalorizzatore di Acerra


Il fascicolo è quello aperto sei anni fa, ma sullo smaltimentodei rifiuti in Campania partono nuovi accertamenti. Acquisizione di documenti e interrogatori che la Procura di Napoli affida alla Guardia di finanza per verificare il rispetto delle normative. E per cercare di recuperare almeno 300 milioni di euro dalla società Impregilo, capofila del consorzio impegnato nello smaltimento dei rifiuti, dopo la decisione della Corte di cassazione di ordinare un nuovo giudizio sul sequestro dei beni. Si parte dal termovalorizzatore di Acerra, l’obiettivo potrebbe essere però in altri siti dove la spazzatura viene accumulata e preparata per lo stoccaggio.



Gli accertamenti sono ini­ziati la scorsa settimana. Mer­coledì alcuni ufficiali delle fiamme gialle si sono presen­tati a Palazzo Salerno, sede del Commissariato straordina­rio per lo smaltimento dei ri­fiuti che si trova in piazza Ple­biscito, e hanno chiesto atti relativi alla gestione delle di­scariche e dell’inceneritore. Ma si sono dovuti fermare quando uno dei funzionari ha chiesto gli venisse mostrato il provvedimento del pubblico ministero che disponeva il se­questro, hanno spiegato i fi­nanzieri prima di andare via. Il giorno dopo, nuova visita. Questa volta gli investigatori entrano negli uffici della Fibe, una delle società controllate da Impregilo, che si trovano proprio presso la struttura di Acerra e portano via numero­si atti.



Venerdì cominciano gli in­terrogatori. In procura viene convocato Michele Mirelli, responsabile unico del procedimento (Rup) di Acerra come «perso­na informata sui fatti». Un te­stimone, dunque. Per oltre due ore gli viene chiesto di spiegare il funzionamento del termovalorizzatore, di fornire chiarimenti riguardo alle pro­cedure seguite. Sull’invito a comparire c’è il numero del procedimento: 15940/03. È il fascicolo aperto sei anni fa do­po la presentazione di un esposto di Tommaso Sodano, l’esponente di Rifondazione Comunista che chiese alla ma­gistratura di verificare il ri­spetto delle leggi sullo smalti­mento dei rifiuti. Quella de­nuncia portò al processo che si sta celebrando qui a Napoli contro l’attuale governatore Antonio Bassolino e contro la stessa Impregilo, ma è diven­tato il contenitore di altre in­dagini relative alla gestione dell’emergenza spazzatura.



In base al decreto sui rifiuti approvato lo scorso anno dal governo Berlusconi, tutte le inchieste su questa materia avviate dopo la conversione in legge del provvedimento, devono essere gestite dal pro­curatore della Repubblica. Gli ultimi accertamenti sono in­vece stati disposti dai sostitu­ti Giuseppe Novello e Paolo Sirleo, gli stessi che si sono oc­cupati degli altri filoni già arri­vati al dibattimento, in parti­colare quello che lo scorso an­no provocò gli arresti dei fun­zionari del Commissariato e delle società concessionarie, accusati di non aver smaltito le ecoballe negli impianti ter­mici idonei. Proprio la gestio­ne di questo fascicolo ha pro­vocato uno scontro durissi­mo, finito poi all’esame del Consiglio superiore della ma­gistratura, all’interno degli uf­fici giudiziari partenopei. I due sostituti, appoggiati dal coordinatore e procuratore ag­giunto Aldo De Chiara, hanno infatti contestato duramente la scelta del capo Giandomeni­co Lepore di stralciare la posi­zione del sottosegretario Gui­do Bertolaso, del prefetto Ales­sandro Pansa e di altri cinque indagati.



Ufficialmente le acquisizio­ni di documenti e gli interro­gatori della scorsa settimana rientrano nelle verifiche di­sposte dai pubblici ministeri in vista dell’udienza al tribu­nale del Riesame sul seque­stro del denaro di Impregilo. In procura viene negato che le indagini riguardino il ter­movalorizzatore. In realtà gli accertamenti mirano a riscon­trare altri elementi emersi nel corso delle vecchie indagini e potrebbero portare a inaspet­tati sviluppi sulla gestione dei siti dove viene accatastata la spazzatura e in quelli dove vie­ne incenerita.

Fiorenza Sarzanini - "Il Corriere della Sera"


26 maggio 2009

lunedì 25 maggio 2009

AGENDA ELETTORALE DEL 26 MAGGIO 2009 DI TOMMASO SODANO

h 10:00 INTERVENTO A SAN GIOVANNI A TEDUCCIO

h 14:00 INTERVENTO PRESSO IL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI DI NAPOLI

h 16:00 ASSEMBLEA A BARRA

h 17:30 INTERVENTO AD ASSEMBLEA SULLA SCUOLA HOTEL RAMADA

h 19:00 ASSEMBLEA CON I DISOCCUPATI DI ACERRA

AGGREDITI PER UNA DOMANDA AD UN CONVEGNO DEL PD

Ancora episodi negativi nel corso di questa campagna elettorale per elezioni provinciali ed europee del prossimo 6 e 7 giugno: dopo le minacce alla candidata di Rifondazione Comunista al consiglio comunale di Acerra Lucia Vitagliano, un altro grave episodio è accaduto ieri a Pomigliano d'Arco in un comizio del Pd, dove i giovani responsabili del sito www.direttamente.org dopo una domanda diretta ad Andrea Cozzolino, Assessore regionale e candidato alle europee, sul tema della moralità sono stati aggrediti da un consigliere comunale.

Il video


SODANO IN TV: GLI APPUNTAMENTI DI OGGI E DOMANI


LUNEDI' 25

h 20:45 INTERVENTO SU ITALIA MIA (CANALE 919 SKY)

MARTEDI' 26

h 7:00 REPLICA INTERVENTO SU ITALIA MIA (CANALE 919 SKY)

h 9:00 FACCIA A FACCIA IN RAI CON I CANDIDATI SODANO, NICOLAIS, BRUNO

GLI APPUNTAMENTI DEL 25 E DEL 26 MAGGIO

Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti elettorali di Tommaso Sodano:


25/05/2009
h 10:00 QUARTO, INTERVENTO AL MERCATINO

h 15:00 ASSEMBLEA CON I LAVORATORI ASUB A GIANTURCO

26/05/2009
h 9:00 FACCIA A FACCIA IN RAI CON I CANDIDATI SODANO, NICOLAIS, BRUNO

h 10:00 INTERVENTO A SAN GIOVANNI A TEDUCCIO

h 14:30 INTERVENTO PRESSO IL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI DI NAPOLI

h 16:00 ASSEMBLEA A BARRA

h 17:30 INTERVENTO AD ASSEMBLEA SULLA SCUOLA HOTEL RAMADA

h 19:00 ASSEMBLEA CON I DISUCCUPATI DI ACERRA

domenica 24 maggio 2009

SODANO: "LE PAROLE DI GRILLO RAFFORZANO LA MIA SCELTA"


“Le parole di Beppe Grillo non fanno altro che confermare la scelta che ho portato avanti in questi anni e che rappresenta il punto di forza della mia campagna elettorale”. Questo il commento di Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, alle parole del comico genovese pronunciate ieri nel corso di una manifestazione elettorale.
“Tutte le domande che Grillo si pone trovano risposte in quello che, in questi anni, ho portato avanti con forza e convinzione: a cominciare dalla questione ambientale, alla difesa dei nostri territori fino a svelare le malefatte che hanno perpetrato esponenti di un certo centrosinistra campano e il centrodestra. Battaglie – aggiunge - a partire dal termovalorizzatore di Acerra passando per lo scandalo della discarica a Chiaiano”.
Sodano rivendica che, nel corso del tempo, con caparbietà e cognizione di causa il suo schieramento politico ha denunciato le malefatte e il malgoverno, i clientelismi e gli affari che hanno ridotto la Campania “la pattumiera d’Italia con rifiuti di tutti i tipi sepolti in ogni parte della regione”.
“Troppo comodo per Di Pietro dire che la questione sarà affrontata in un secondo momento. Le scelte si fanno prima del voto ed è in questo momento che si decide da che parte stare. La nostra scelta – conclude Sodano - rappresenta la vera svolta coraggiosa. Il nostro schieramento, infatti, rappresenta la vera alternativa e la rottura con questo centrosinistra e con le politiche scellerate che hanno portato avanti in questi anni”.

SODANO: "CESARO, PERSONAGGIO IMPRESENTABILE"


“Luigi Cesaro, oltre a essere un personaggio impresentabile e di dubbia moralità, in queste due legislature, ha anche svolto una scarsa o dire nulla attività politica in Parlamento”. Così Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli.
“I cittadini del napoletano devono avere ben chiaro che, qualora decidessero di dare il proprio voto all’esponente del PdL, avranno come presidente della Provincia una persona che, in questi anni ha prodotto solo tre interrogazioni a risposta scritta ed è stato primo firmatario di una sola proposta di legge e non è mai intervenuto in Aula – sottolinea Sodano – Un’attività talmente irrisoria che la dice lunga sul personaggio”.
“Cesaro, oltre a rappresentare un simbolo delle frequentazioni poco lecite e di dubbia moralità, dimostra anche una sorta di lassismo nel lavorare a favore dei cittadini – aggiunge – Senza considerare, poi, i nomi che sono stati inseriti nelle liste che lo appoggiano, molti dei quali hanno già avuto problemi con la giustizia”.
“Cesaro si è sottratto, per il momento, a tutti i confronti pubblici con me e con gli altri candidati alla presidenza della Provincia di Napoli. Un atteggiamento – conclude Sodano – che già da solo dimostra come i suoi argomenti siano mera demagogia a cominciare dal decalogo della legalità sbandierato durante questa campagna elettorale. Cesaro incontri pubblicamente i suoi avversari e dimostri sul campo quale sia, davvero, la sua stoffa di uomo e di politico”.

sabato 23 maggio 2009

MARIGLIANO, RIFONDAZIONE SI PRESENTA ALLA CITTA’


«E’ ora che a Marigliano risuoni in consiglio comunale la voce di Rifondazione Comunista». Questa la posizione espressa dal candidato alla presidenza della provincia di Napoli Tommaso Sodano, già senatore in seno a Rifondazione Comunista, intervenuto nella presentazione del programma e dei candidati al consiglio comunale di Marigliano per la lista Rifondazione-Comunisti Italiani. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il candidato sindaco Giovanni Salomone e la capolista Rita Sgambati.

«Far sentire la voce di Rifondazione- ha continuato Sodano- significa far sentire una voce contro il clientelismo, l’affarismo e tutti quei mali che hanno fatto sì che Marigliano restasse arenata a trent’anni fa». «Il nostro programma- ha spiegato invece il candidato sindaco Giovanni Salomone- vuole essere una proposta chiara ed alternativa, senza dar spazio a demagogie. Abbiamo avuto il coraggio di affrontare problemi come la mancanza delle fogne a Miuli o il disagio sociale a Pontecitra e, nel contempo, abbiamo dato spazio a problematiche di più ampio respiro come la lotta a tutte le camorre, il consumo critico, il commercio equo-solidale».

Anche la formazione delle liste è stata "strategica". «Abbiamo scelto- ha spiegato Salomone- persone che hanno condiviso con noi un pezzo di strada, stando al nostro fianco in lotte importanti come quella contro le ecoballe o contro la privatizzazione dell’acqua. Si tratta di persone- ha continuato il candidato sindaco- che vivono nel quotidiano quei valori e quelle pratiche che hanno ispirato il nostro programma elettorale».

Mariangela Barretta per Il Mediano.it del 23/05/2009

IL CANDIDATO AL COLLEGIO 1 PASQUALE DI VAIA SULLA DISCARICA DI CHIAIANO: "SCEMPIO AMBIENTALE"


Il candidato del Collegio 1, nella lista che appoggia Tommaso Sodano candidato presidente, Pasquale Di Vaia, ha inviato una lettera al presidente del Parco delle Colline, architetto Agostino Di Lorenzo in merito alla discarica di Chiaiano.
Ecco il testo:
“Più volte ho richiesto un incontro pubblico e non ottenendo nessun segnale in tal senso ho deciso di scrivere una lettera aperta per poter sottoporre a profonda riflessioni le ragioni forti e deboli che hanno permesso la progettazione, la realizzazione e l’apertura della discarica di Chiaiano. E’ ormai passato un anno dall’inizio della protesta antidiscarica. Abbiamo sfiorato il disastro ambientale per il ritrovamento di rifiuti tossici e pericolosi, del resto più volte denunciati alle autorità competenti; abbiamo assistito allo spot per l’inaugurazione dell’inceneritore di Acerra; la differenziata ancora al 19% e infine la discarica di Chiaiano-Marano è stata aperta.
Come Lei ben sa, nei giorni prima delle elezioni nazionali e subito dopo, i cittadini campani mortificati dai mezzi di comunicazione, diventano la vergogna del Paese; sono da terzo e quarto mondo, additati come camorristi o collusi, non vedono le file di camion che dal nord scaricano veleni. La politica campana viene descritta come insufficientemente ordinaria.
In nome dell’emergenza, il Parlamento Italiano ha approvato la legge 123, che per alcuni versi lancia la Campania in orbita, fuori dall’Italia e dall’Europa favorendo la gestione in deroga. Gli organismi giuridicamente predisposti a fare vengano esautorati a favore di un potere illimitato del commissariato. Questo punto ha permesso la progettazione, la realizzazione e l’apertura della discarica in un territorio in cui il dissesto idrogeologico è palesemente evidente e che invece avrebbe richiesto un razionale risanamento dell’intera area bacinale attraverso opere di sistemazione idraulico forestali e di rimboschimento, per assicurare la preparazione e la stabilità dei terreni.
Nella notte fra il 17 e il 18 febbraio, 200 uomini tra polizia e carabinieri in un vero e ingiustificabile blitz notturno, aprono la discarica da settecentomila tonnellate, creando una contraddizione senza precedenti. Viene aperta una discarica in un Parco Naturale in deroga ad ogni legge nazionale, regionale ed europea. Ebbene questa contraddizione non può passare inosservata e rappresenta ora una ragione forte, insieme al dissesto idrogeologico del territorio per chiudere la discarica. La cronaca giudiziaria di questi ultimi tempi ci fornisce inoltre un’ulteriore ragione forte per capire la scelta del sito strategico di Chiaiano, ebbene le decisioni, fino ad ora, sono state prese a partire dagli interessi in gioco, dai calcoli di convenienza e dal consenso in grado di suscitare, in una sola parola da presupposti irrazionali.
E’ contro questa irrazionalità che i cittadini di Chiaiano e di Marano si sono organizzati e da un anno democraticamente discutono, resistono e fanno controinformazione. A nulla valgono le deboli ragioni a favore della discarica, finanziamenti all’Ente Parco, la salvaguardia del territorio ad opera dell’esercito, la scelta del male minore rispetto ad una quantità maggiore di spazzatura, che un ettaro di discarica non compromette 35 ettari di Parco e infine i progetti da approvare. Per me e spero anche per Lei questa contraddizione va sanata e l’unico modo efficace per farlo è quella di chiudere definitivamente la discarica.
E’ decisivo sottolineare quanto importate sia iniziare un’opera di bonifica integrale del territorio del Parco, quanto importante sia salvaguardare il diritto alla salute di chi vive intorno alla discarica e quanto importante sia la rivalutazione dell’intera aria attraverso attività ecocompatibili con rilancio economico occupazionale. Chiaiano e il suo Parco è ormai nella città reale, rappresenta per Napoli un punto di riferimento e si chiede ai Politici, alle Istituzioni e gli Enti presenti sul territorio di prendere posizioni, senza paura, per la salvaguardia del bene comune. La discarica nelle cave va chiusa semplicemente perché è all’interno di un Parco Naturale e qualsiasi iniziativa tesa al recupero del territorio se non contempla questa evenienza è destinata al fallimento”.

venerdì 22 maggio 2009

SODANO: "INDECENTE CHE LA REGIONE SOSPENDA I FONDI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO"


“E’ indecente che la Regione Campania sospenda l’erogazione di fondi, utili per tenere in vita associazioni che tentano di ridare dignità a persone già seriamente segnate dalla vita”. Questo il commento del candidato a presidente della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano, dopo aver visitato il centro ‘Giffas’ di Napoli, nella zona di Cavalleggeri d’Aosta.
“L’onlus esiste da oltre 30 anni – spiega sodano – quando nacque grazie alla solidarietà degli operai dell’ex Italsider di Bagnoli. Allora offriva assistenza a 80 bambini con deficit psichici e motori, oggi ospita lo stesso numero di disabili, alcuni dei quali con gravi menomazioni e anche anziani affetti dal morbo di Alzheimer”.
Nel centro, che garantisce anche una sorta di semiconvitto, esistono palestre, ma anche laboratori di falegnameria e sale dove di svolgono sedute di musicoterapia.
“Da sei mesi gli operatori della struttura non percepiscono stipendi – attacca Sodano – e dal 2008 non ricevono sostegno dalla Regione. La situazione è drammatica e i lavoratori sono disperati così come le famiglie dei disabili che vedono nel centro un momento di ‘socializzazione’ per i propri cari. Non si può sospendere dei servizi indispensabili per la dignità delle persone – conclude il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli – Già è grave che si perdano posti di lavoro, ma è un vero e proprio delitto privare della propria dignità chi è già stato particolarmente segnato dalla vita”.

SODANO OGGI ALLE 14 SU ITALIA MIA

Intervento televisivo negli studi di Caserta: visibile anche via satellite sul canale 919 di Sky.

MA IL TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA FUNZIONA?


Il termovalorizzatore di Acerra funziona? E’ la domanda che spesso viene posta agli operatori dello sportello regionale dell’Associazione Codici Campania che per tale motivo ha deciso di inviare una missiva contenente la stessa domanda all’Osservatorio Ambientale del termovalorizzatore di Acerra, istituto dall’O.P.C.M. 3730 il 07 gennaio scorso, chiedendo alle autorità incaricate di fare chiarezza sul mistero dell’impianto costruito ad Acerra.

La richiesta è stata inviata al Dott. Coccolo - Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della protezione civile – Presidente; Dott. Ventresca – Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare; Prof. Ing. Pirozzi – Regione Campania; Ing. Celano – Provincia di Napoli; Ing. Russo Spena – Comune di Acerra; Dott.ssa Vito – ARPA Campania; Dott. Palombino – ASL NA4; Dott. Paolella – epidemiologo locale, ovvero tutti i componenti dell’Organismo, ed infine alla A2A che ha vinto la gara d’appalto per la gestione dell’impianto l’impianto e che per tale motivo ha istituito una società in zona denominata Partenope Ambiente.


"Allo sportello regionale – spiega Giuseppe Ambrosio, segretario regionale di Codici Campania – arrivano quotidianamente domande sul funzionamento o meno del termovalorizzatore di Acerra. Per tale motivo abbiamo girato la domanda alle autorità competenti per cercare di ottenere finalmente chiarezza sulla vicenda che sembra essere divenuta un mistero tra i cittadini campani".


Ecco di seguito le incertezze e le domande che si evidenziano:

- L’inceneritore di Acerra è costituito da tre parti di cui una contenente le caldaie, la seconda per il filtraggio dei fumi e delle emissioni e la terza per la produzione di energia che verrà trasformata in elettricità per i fabbisogni di circa 200.000 famiglie. Quali famiglie beneficeranno di tale forma alternativa di elettricità?
- Sono stati istituiti due punti informativi posizionati nel comune di Acerra e di San Felice a Cancello collegati 24 ore su 24 con l’impianto. Funzionano?
- Sul sito www.emergenzarifiuticampania.it è possibile controllare le webcam in funzione ma in molti che hanno visitato il sito osservano camini con assenza di fumo e vapori e nessun passaggio nei corridoi di camion che sversano rifiuti. Ogni tanto è possibile notate una jeep della protezione civile e pochi tecnici negli ingressi. I rifiuti di Napoli dove sono finiti?
- Secondo il Presidente Berlusconi "il sito funziona benissimo e l’inquinamento è vicino allo zero nonostante non stia sempre funzionando e che gli stop sono dovuti alla complessità dell’impianto che partirà a pieno regime solo a fine giugno". Sono sfortunati i cittadini che guardano l’inceneritore solo quando non funziona?
- Come mai i cittadini residenti in zona del termovalorizzatore non vedono transitare camion nei pressi dell’impianto ma vedono sversare continuamente i rifiuti a Caivano?
- Si parla della costruzione di altri quattro termovalorizzatori nella regione Campania ma se solo il termovalorizzatore di Acerra consentirà lo smaltimento di circa 600.000 tonnellate di rifiuti all’anno è quindi di circa 2.000 tonnellate di rifiuti al giorno (un terzo di quelli prodotti in tutta la regione Campania), costruire altri quattro termovalorizzatori sul territorio campano è davvero indispensabile?
- La A2A che ha vinto la gara d’appalto per la gestione dell’impianto ha costituito un’apposita società locale chiamata “Partenope Ambiente” che si occuperà prevalentemente della gestione del Termovalorizzatore di Acerra con la sede prevista a Napoli. Quando sarà inaugurata la sede partenopea?
- La stessa società A2A, in un proprio comunicato stampa del 26 marzo 2009 (quindi solo alcuni giorni prima dell’inaugurazione) scaricabile dal sito aziendale, dichiara che sono attualmente in corso le selezioni per circa 150 tecnici che dovranno lavorare nel termovalorizzatore di Acerra e che le scelte privilegeranno soprattutto diplomati e laureati della zona e che presto saranno avviate le attività di formazione e di addestramento. Ma allora chi lavora adesso al termovalorizzatore di Acerra visto che l’impianto sembra essere altamente sofisticato con tecnologia all’avanguardia è in regione nessuno ha un’esperienza tale?


Sempre leggendo il comunicato della stessa azienda il vicepresidente Morgano parla di presa in carico degli impianti e di responsabilità di gestione solo dopo che gli impianti avranno superato i test e i collaudi previsti.


- CDR: le famose ecoballe campane, giacenti al momento presso l’impianto di selezione e trattamento rifiuti di Tufino in provincia di Napoli, saranno conferite presso il termovalorizzatore di Acerra solo dopo il parere positivo dell’Arpac ad essere bruciati nell’impianto. In caso negativo le stesse dovranno essere smaltite presso altri idonei impianti autorizzati. A che punto sono i controlli?
- Sempre per le ecoballe più volte è stato detto che le stesse non erano a norma, quindi già il lavoro dell’Arpac dovrebbe essere superfluo, non idonee ad essere bruciate direttamente perché non separate alla fonte e con imballaggi inquinanti è per tale motivo venivano direzionate in Germania. Ma allora dopo gli eventuali esiti negativi sui controlli effettuati dall’Arpac dovremmo aspettarci di rivedere vagoni ferroviari carichi di rifiuti verso la Germania? Oppure dato il protocollo d’intesa firmato il 26 marzo scorso con un gestore di energia col ripristino del Cip6 – il 7% della bolletta destinato alle energie rinnovabili – il termovalorizzatore funzionerà a pieno regime e si avvierà a bruciare di tutto per produrre energia?
- Nel frattempo i CDR campani stanno producendo "rifiuti a norma" per essere bruciati nel termovalorizzatore di Acerra?

Tra l’altro le indagini effettuate sulla raccolta differenziata in regione, rivelano che la stessa sembra non decollare: difatti è ferma ad un 18,9% , dato sconfortante per il già scarso 20% previsto per fine 2008 e quindi ben lontana dal 25% che dovrà essere raggiunto entro dicembre 2009.

Secondo i dati raccolti dal Sistema Informativo Rifiuti al 30/04/2009 la città di Acerra è ferma al 7,06% ed Afragola al 9,07%. Dati nettamente negativi per le città in cui ha sede il termovalorizzatore.

A questo punto le domande successive le facciamo noi:

- Il fine del termovalorizzatore era quello principalmente di risolvere l’emergenza dei rifiuti campani con la fine di convogli carichi di rifiuti in giro per l’Italia e per l’estero con relativo aggravio e dispendio economico oltre a liberare i cittadini da uno scempio visivo e sanitario impellente, oppure un business da centinaia di migliaia di euro?
- Principale: "ma il termovalorizzatore di Acerra funziona o no?".
- L’emergenza rifiuti in Campania è finita o è appena cominciata?

Queste le domande inesitate che incuriosiscono molti cittadini campani da diversi mesi, che dopo aver assistito ad un primo periodo di svolta, sembravano aver tirato un sospiro di sollievo e chiuso un lungo capitolo nero regionale che li vedeva puntualmente posizionati ultimi nelle liste del rispetto ambientale tra le regioni italiane.

"Ancora oggi i partenopei sono ancora accumunati al problema rifiuti quasi come se ognuno di noi liberamente avesse scelto di respirare e di ammalarsi per un comportamento da popolo maleducato e menefreghista. – commenta Danila Navarra, Responsabile dello Sportello Regionale – Eppure ogni giorno ci imbattiamo in persone che cercano di svolgere al meglio la raccolta differenziata chiedendo a parenti e conoscenti il modo migliore per la sua riuscita, incontriamo cittadini che non si spiegano come mai nonostante in Campania si sia pagata la tassa rifiuti tra le più alte d’Italia ci si è trovati ad essere accostati alla 'munnezza'. A questo punto ci auguriamo che le domande rivolte alle autorità competenti abbiano una risposta, una vera ed esaustiva perché il popolo campano e partenopeo ha sempre continuato a rialzare la testa nonostante vivesse in una realtà difficile. Ora pretende delle risposte vere".

COMUNICATO ASSOCIAZIONE CODICI

ACERRA, MINACCE AD UNA CANDIDATA DI RIFONDAZIONE


Si surriscalda il clima intorno alla campagna elettorale per le amministrative: nella notte di martedì la candidata al consiglio di Rifondazione Comunista, Lucia Vitagliano, ha visto recapitarsi presso la sua abitazione del rione Spiniello un bigliettino con scritto "ritirati o la paghi".

La 35enne esponente del partito di sinistra ha denunciato immediatamente il fatto ai carabinieri della locale stazione ed inoltre ha incassato la solidarietà degli esponenti del suo partito, da Oliviero Diliberto a Tommaso Sodano.

Stamattina la donna ha trovato alcuni croci incise sull’uscio della sua casa, ennesimo segnale di una disputa politica che sta assumendo contorni foschi, come dimostrano altri episodi (un raid ad un comitato elettorale del Pdl) ed la "guerra dei manifesti", che ogni notte vengono puntualmente strappati da ignoti.

Ancor più caldo sembra essere però il fronte del rione Spiniello, simbolo della scellerata speculazione edilizia vissuta dalla città a cavallo a cavallo del secolo, ed assurta al simbolo di degrado sociale, con troppi abitanti e pochi servizi. Lucia Vitagliano ha impostato la propria campagna elettorale proprio sul recupero delle periferie, col contatto diretto con i residenti.


Andrea Terracciano da Il Mediano.it 21/05/09

giovedì 21 maggio 2009

SODANO AL SIT-IN PER LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI: "RINUNCI AL LODO ALFANO"


Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, sta partecipando al sit-in che si sta svolgendo in piazza Plebiscito dinanzi la sede della Prefettura per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in seguito alla sentenza Mills.

“La condanna dell'avvocato inglese a 4 anni e 6 mesi per corruzione, dicono i giudici milanesi, è dovuta al suo aver agito ‘da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse’. Si tratta – dice Sodano - di accuse gravissime. Berlusconi si deve dimettere da presidente del Consiglio perché è davvero indegno che possa rappresentare il nostro Paese come massima carica dell'esecutivo. Un politico –aggiunge - che corrompe i giudici per il proprio tornaconto personale non può ricoprire quella carica”.

“Berlusconi si dimetta, rinunciando quindi allo scudo del lodo Alfano e – conclude il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli - si faccia processare da un tribunale come un normale cittadino, dimostrando in tribunale la propria innocenza”.
Il presidio per chiedere le dimissioni del premier si è svolto questa mattina a Roma, davanti Palazzo Montecitorio, e si svolgerà in serata a Milano in piazza San Babila.

PIAZZA VANVITELLI VIETATA A TUTTI TRANNE CHE A CASINI


La Legge non è uguale per tutti. La lista indipendente "per la Costituzione Diritti@Sinistra", schierata a sostegno di Tommaso Sodano alle elezioni provinciali di Napoli, denuncia una grave irregolarità nello svolgimento dei comizi elettorali.
Martedì 19 maggio si è tenuta in Prefettura una riunione cui erano stati invitati i rappresentanti di tutte le liste presenti alle elezioni provinciali. Alla presenza dei rappresentanti del Comune di Napoli, della Questura e della Prefettura sono state comunicate ai rappresentanti delle liste alcune limitazioni inerenti la propaganda elettorale e lo svolgimento dei comizi politici nelle piazze della città di Napoli. Tra le altre limitazioni è stata indicata l’indisponibilità di piazza Vanvitelli per tenere comizi.
Sul punto il dirigente del Comune di Napoli ha segnalato che una richiesta in tal senso era giunta dall´Udc per un comizio dell´ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Al termine di un rapido confronto i rappresentanti della Questura e della Prefettura, con il consenso di tutti i rappresentanti di lista presenti, hanno dato disposizione al dirigente comunale di comunicare all´onorevole Casini che il comizio si sarebbe dovuto tenere in un´altra piazza del Vomero.
Ieri mattina, invece, il comizio si è svolto come se nulla fosse, con le prevedibili conseguenze sulla viabilità del quartiere.
A una precisa richiesta di spiegazioni rivolta ai vigili urbani presenti nella piazza, un rappresentante della lista Diritti@Sinistra si è sentito rispondere che non si trattava di un comizio, ma di un "confronto con la popolazione".
Diritti@Sinistra denuncia l´arroganza con cui uno dei più noti rappresentanti della ‘casta’ sia preso gioco delle decisioni prese da Questura, Prefettura e Comune di Napoli.

ALLE 17 SODANO AL PRESIDIO PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI


La condanna dell'avvocato inglese Mills a 4 anni e 6 mesi per corruzione, dicono i giudici milanesi è dovuta al suo aver agito "da falso testimone "per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse. Si tratta di accuse gravissime.

Berlusconi si deve dimettere da presidente del Consiglio perché è davvero indegno che possa rappresentare il nostro Paese come massima carica dell'esecutivo un politico che corrompe i giudici per il proprio tornaconto personale.

Berlusconi si dimetta, rinunciando quindi allo scudo del lodo Alfano che garantisce l'immunità dai processi per le più alte cariche dello Stato, e si faccia processare da un tribunale come un normale cittadino, dimostrando in tribunale la propria innocenza.

La cosa però non avverrà e Berlusconi porterà sempre più l’Italia ad essere ad una repubblica delle banane.


FIRMA ANCHE TU PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI

MILANO - 20 Maggio h. 18.30 - presidio in Piazza San Babila

ROMA - 21 Maggio h. 12.00 - presidio davanti a Montecitorio

NAPOLI - 21 Maggio h. 17.00 - presidio davanti alla Prefettura (Piazza Plebiscito) con Tommaso Sodano

mercoledì 20 maggio 2009

SODANO E DILIBERTO: 'LA REGIONE INTERVENGA SU ATITECH'


La Regione Campania intervenga direttamente investendo ed entrando direttamente in Atitech. Questa la proposta del candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano, e del segretario nazionale dei Comunisti Italiani, Oliviero Diliberto. I due politici, infatti, nel pomeriggio hanno partecipato a un’assemblea dei lavoratori del polo di manutenzione dell’ex Alitalia a Napoli Capodichino.

“Per Atitech, vista anche la nuova cordata su cui c’è molta preoccupazione per l’affidabilità, va aperto un Tavolo in Regione Campania perché – dice Sodano - si verifichi la possibilità di un ingresso diretto nella società visto che la Regione, in questi anni, ha speso molti fondi comunitari che non sempre sono andati a favorire lo sviluppo della regione e che non ne hanno rafforzato l’apparato produttivo”.

Il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli ritiene che la Regione, proprio a partire da Atitech, “debba investire direttamente facendo in modo che anche i finanziamenti dei prossimi anni possano rafforzare il polo aeronautico, che è un’eccellenza della Campania, e che non può essere lasciata alle mire di imprenditori che – conclude - immaginano di fare shopping industriale come hanno fatto negli anni passati, utilizzando finanziamenti pubblici lasciando crisi e disoccupati sul territorio”. L’idea di un intervento diretto da parte della Regione Campania è sposata anche da Oliviero Diliberto che parla di un intervento che deve essere “immediato” dal momento che, per i lavoratori dell’indotto, non esiste il paracadute della cassa integrazione.

“Trovo che la questione Atitech sia una vergogna, uno dei tanti imbrogli perpetrati da Cai perché – spiega Diliberto - ci troviamo di fronte a uno stabilimento con delle maestranze giovani, ma al contempo specializzate in un settore delicatissimo come la sicurezza dei voli. Non si capisce il motivo per cui Alitalia, che attraverso Fintecna, è ancora di proprietà pubblica, debba regalare a un privato uno stabilimento del genere”. Diliberto sottolinea che questo rappresenta “uno dei prezzi che viene pagato per un investimento dissennato con cui il Governo ha regalato all’imprenditoria privata italiana un patrimonio straordinario come Atitech”.

FERRERO: "CASO MILLS, BERLUSCONI SI DEVE DIMETTERE". RACCOLTA FIRME E PRESIDIO DEL PRC DOMANI A MONTECITORIO


Dopo la sentenza sul caso Mills, Berlusconi ha un'unica strada davanti a sé, quella delle dimissioni perché ritenuto corruttore dai giudici di Milano, non ha più l'autorità morale per fare il presidente del Consiglio. Per quanto riguarda il lodo Alfano, che oggi protegge Berlusconi da qualsiasi processo, deciderà il referendum popolare per il quale sono state raccolte, anche grazie all'opera di Rifondazione comunista, oltre un milione di firme. Ma al di là dello scudo offerto dal lodo Alfano al premier, è Berlusconi stesso che deve lasciare l'incarico istituzionale perché manca dei requisiti morali.

Rifondazione comunista partirà, sin da oggi, con una raccolta di firme popolare affinché Berlusconi si dimetta e domani organizzerà un presidio in piazza Montecitorio, a partire dalle ore 12, per chiedere a Berlusconi una sola cosa: dimettersi.

Bilanci sospetti e contributi non versati. Su Pomigliano Ambiente indagano i magistrati di Nola.


Bilanci sospetti. Crediti inesigibili. Disinvolte concessioni di rami d'azienda. Su Pomigliano Ambiente, società per azioni a capitale pubblico attiva nel settore dei rifiuti, scatta l'inchiesta della Procura di Nola. Ieri mattina i carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna e la Guardia di Finanza, su disposizione del procuratore aggiunto Maria Antonietta Troncone, hanno acquisito documenti nella sede della società del comune di Pomigliano d'Arco, nello studio del curatore fallimentare e nella sede del Commissariato straordinario per l'emergenza rifiuti.

Contratti, bilanci, delibere: una mole di carte saranno esaminate nelle prossime settimane. Da quelle carte, ipotizzano gli investigatori, potrebbero arrivare le conferme sui sospetti di una gestione poco accorta della società. Il buco in bilancio è impressionante: più di 30 milioni di euro. Che il bubbone “Pomigliano Ambiente” stesse per scoppiare era previsto da tempo. In Procura, negli ultimi mesi, sono arrivati numerosi esposti, soprattutto a firma di ex dipendenti della società. Anche l'ex senatore Tommaso Sodano, di Rifondazione, si è presentato al pm. Negli anni scorsi aveva già sollevato il problema in consiglio comunale.
Tra le irregolarità segnalate alla Procura c'è per esempio la faccenda del quinto dello stipendio: molti operai avevano chiesto la cessione per pagare rate. Erano tranquilli: pensavano che la società provvedesse a pagare in denaro. Invece non era così: le cessioni non sono mai state onorate, i lavoratori sono finiti nei guai: potrebbe essere un'ipotesi di appropriazione indebita. Non sono neppure state versati agli previdenziali i contributi per il tfr dei dipendenti.

“Pomigliano Ambiente” nasce negli anni Novanta con l'obiettivo encomiabile di sottrarre ai privati, spesso legati alla criminalità organizzata, la raccolta dei rifiuti. Il Comune di Pomigliano ha il 95% delle azioni, l'Asm ed altri comuni del Vesuviano detengono piccolissime quote. Ufficialmente si punta alla differenziata: viene dato ampio risalto all'iniziativa che in realtà, come dimostrerà una bella inchiesta di “Report”, è inconsistente. Essendo una società pubblica, Pomigliano Ambiente può ottenere l'affidamento diretto degli appalti per i servizi di igiene urbana senza che sia bandita la gara. Infatti così avviene in diversi comuni, tra cui Brusciano, Massa di Somma, Monte di Procida. Ed è proprio allora che il meccanismo si inceppa ed i conti iniziano a peggiorare. Perchè anziché assumere solo gli operai delle ditte che in precedenza garantivano la raccolta dei rifiuti, come impone la legge, Pomigliano Ambiente assume a tempo indeterminato tecnici e impiegati.

Vengono poi fatti investimenti fallimentari: per esempio (è un passaggio che la Procura vuole esaminare con particolare attenzione) l'acquisto della società Eureco, ex Cirio Ricerche, che faceva parte del gruppo Iri-Sme,p rima di essere rilevata da Cragnotti. Era un centro di eccellenza per le ricerche in campo agroalimentare, ma aveva pochissimo a che vedere con la raccolta dei rifiuti e l'igiene urbana. Pomigliano Ambiente giustifica l'acquisto con l'interesse ad una ricerca sulla cellulosa per produrre sacchetti biodegradabili. Le risorse diminuiscono sempre più eppure si decide di fare un prestito di 500,000 euro alla Pan per aprire un call center. Gli operatori dovrebbero ricevere segnalazioni dai cittadini che intendono smaltire rifiuti ingombranti, solo che non si sa dove portarli ed il call center presto chiude.

Pomigliano Ambiente incappa anche nella normativa antimafia. Nel 2006 riceve l'interdittiva per la ditta Brusciano di Marigliano. Viene inviata una commissione d'accesso che esamina le carte e si accorge, che c'è un notevole squilibrio tra operai materialmente incaricati dell'igiene urbana e gli impiegati: un rapporto, scrive il viceprefetto Paola Spena nella sua relazione, doppio rispetto al normale. Pomigliano Ambiente fallisce all'inizio di quest'anno. I legali della società hanno chiesto la revoca della sentenza: un ricorso sul quale gli investigatori sono scettici. La raccolta dei rifiuti a Pomigliano è ora affidata all'Enam, cui è stato ceduto il ramo d'azienda. Ed anche questa cessione riveste interesse per i pm.
Titti Beneduce – Corriere del Mezzogiorno 20 maggio 2009

martedì 19 maggio 2009

Il segretario del Prc Paolo Ferrero sostiene la Fiom e chiede lo sciopero generale: «Riprendiamoci la Fiat».


«I profitti alla Fiat, i tagli ai lavoratori». Può sembrare schematico definire così il modello partecipativo di sindacato che tanto successo sta incassando in Italia. Il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero conosce bene quest'ordine di questioni. E conosce la Fiat, dove ha lavorato come operaio il secolo scorso. Perciò, questo suo commento tranchant sull'acquisizione della Chrysler va preso sul serio.

Cosa pensi delle performances di Sergio Marchionne?
"L'amministratore del Lingotto tratta con gli stati e i governi, quelli almeno che pongono condizioni alla vendita delle loro società. Negli Usa, e non solo, il governo salva le banche private, con i soldi dei lavoratori utilizzati per evitare che gli speculatori perdano i loro, in conseguenza delle scelte che hanno fatto. E i mille miliardi alle banche non sono considerati assistenza".

In che modo pagano gli operai americani?
"Con il salario differito. I fondi pensione, che ora in Chrysler detengono il 55% del capitale, questo sono. Un proprietà pagata con licenziamenti di massa, riduzione drastica della copertura pensionistica e sanitaria, per non parlare dei sei anni di rinuncia a esercitare il diritto di sciopero. Profitti e garanzie di pace sociale alla Fiat, costi ai lavoratori. Il modello di cogestione che comporta la presenza dei sindacati nei cda è l'opposto di quel che serve da noi, se si vuole superare la condizione attuale dei lavoratori trattati come variabili dipendenti del capitale".

La Fiat tratta sì con i governi, ma non con quello italiano.
"Esattamente, e concede garanzie a chi giustamente le pretende: garanzie occupazionali, non chiusura di stabilimenti, garanzie ambientali. In Italia, a parte i sindacati, queste garanzie non le chiede nessuno e dunque i nostri lavoratori sono quelli che rischiano di pagare il conto più pesante, in un'ipotesi di accordo con Opel. Se è vero che mettendo insieme Fiat, Opel e Chrysler si moltiplica per tre la capacità produttiva, è altrettanto vero che la domanda, dentro la crisi che attraversa l'auto, non si triplica di sicuro. In questa logica i tagli rischiano di diventare un fatto automatico. Perché il governo italiano è l'unico, per subalternità confindustriale, a non mettere il becco. Dal canto loro, Cisl e Uil cantano nello stesso coro liberista che aggrega praticamente tutto l'arco parlamentare".

Per fortuna i metalmeccanici. Piuttosto soli, però, anche rispetto alla cosiddetta società civile che sabato a Torino non era in piazza con le tute blu.
"Una manifestazione sacrosanta, collocata in un deserto di iniziative sindacali, in un contesto che chiederebbe lo sciopero generale contro le risposte del governo alla crisi".

Resta la solitudine operaia.
"Questo ci ricorda che c'è un'egemonia culturale della destra, forte di una mancata risposta politica generale. I conflitti non mancano, li incontro ogni giorno nelle fabbriche e nella società. Quel che manca, insisto, è una risposta generale".

Cosa chiede Rifondazione?
"Blocco dei licenziamenti, nessuna chiusura di stabilimenti ed estensione a tutti della cassa integrazione, per evitare la guerra tra poveri".

E per tornare alla Fiat?
"Lo stato deve intervenire con investimenti finalizzati alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie incentrate su fonti energetiche eco-compartibili.. Serve una riconversione ambientale dell'economia. Se invece la Fiat proseguisse sulla strada dei tagli, servirebbe un intervento ben più consistente dello stato per persenguire una strada diametralmente opposta. In questo senso non mi spaventa parlare di nazionalizzazione della Fiat, pur di salvare l'ultimo importante pezzo industriale del paese, l'automobile, che dà lavoro a più di un milione di persone".

La grande manifestazione di Torino si è però conclusa con l'assalto al palco da parte dello Slai Cobas. Che giudizio ne dai?
"Che è un atto inaccettabile, sbagliato, con cui si è tentato di oscurare la manifestazione e il protagonismo dei lavoratori. Se la prendono con la Fiom, in trincea con un'idea giusta di sindacato. Politicamente, quell'azione è stata un favore a chi vuole affossare il movimento. Bisogna operare perché episodi del genere non si ripetano. Per quanto ci riguarda, noi continueremo a lavorare per ricostruire in Italia un'opposizione sociale, politica e culturale".


di Loris Campetti

su Il Manifesto del 19/05/2009

SPAZIO TV SU RAI TRE DOMATTINA

Domani mattina, mercoledì 20 maggio, ore 8.45 su Rai Tre 90 secondi di spazio autogestito col nuovo spot elettorale.

SODANO AGLI STABILIMENTI FINCANTIERI DI CASTELLAMMARE: 'SI MOBILITINO LE ISTITUZIONI'


“Questa mattina siamo stati ai cancelli dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia per incontrare i lavoratori. In questa campagna elettorale intendiamo essere vicini ai lavoratori dell’ultima grande realtà industriale presente su un territorio gravemente colpito negli ultimi decenni dalla dismissione”. Così Tommaso Sodano, candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, e Pierluigi Foglia Manzillo, candidato al consiglio provinciale di Napoli nel Collegio Castellammare di Stabia.

“Ancora una volta, a distanza di trent’anni, la cassa integrazione straordinaria minaccia lo stabilimento stabiese di Fincantieri. Chiediamo all’azienda una più equa distribuzione dei carichi di lavoro tra tutti i cantieri italiani, in modo da non penalizzare esclusivamente gli stabilimenti meridionali (Castellammare e Palermo). Per questo abbiamo voluto essere al fianco dei lavoratori questa mattina – dicono Sodano e Foglia Manzillo - per sostenerne la lotta e la mobilitazione contro la Cigs e aderiamo con convinzione allo sciopero nazionale del gruppo Fincantieri proclamato dalla Fiom–Cgil per il 22 maggio, impegnandoci affinché possa essere garantita la massima adesione. Crediamo fortemente – concludono - che in difesa dello stabilimento stabiese, tutte le istituzioni debbano scendere in campo, per cui riteniamo necessaria una larga mobilitazione di tutte le categorie che culmini in uno sciopero generale cittadino”.

OLIVIERO DILIBERTO DOMANI A NAPOLI


Il segretario nazionale dei Comunisti Italiani, Oliviero Diliberto, sarà domani 20 maggio a Napoli per una serie di appuntamenti a cui prenderà parte il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano.


- ore 14.30 Incontro con i lavoratori Atitech presso sede di Capodichino

- ore 17.00 Manifestazione elettorale presso Hotel Ramada, via Galileo
Ferraris,40

E' ONLINE SODANOCHANNEL


http://www.youtube.com/sodanochannel

Il primo canale video dedicato a Tommaso Sodano: iscrivetevi e condividete i filmati.

lunedì 18 maggio 2009

SODANO A POMIGLIANO: 'CESARO COINVOLTO NEL BUSINESS DEI RIFIUTI'


Domenica mattina Tommaso Sodano ha aperto la campagna elettorale in Piazza Primavera, a Pomigliano d’Arco. Durante il comizio è stata manifestata ampia solidarietà ai lavoratori Fiat "ignorati dal governo" e ai docenti, "sotto attacco continuo –è stato detto dal palco- perchè l’intento è quello di distruggere la scuola pubblica". Sodano, nella ricostruzione dei fatti che hanno accompagnato l’emergenza rifiuti in Campania, ha duramente attaccato Luigi Cesaro, ricordando al pubblico presente che sul candidato del centro-destra "pesano come macigni" le testimonianze di alcuni pentiti di clan di camorra vicini ai casalesi, i quali hanno tirato in ballo anche il sottosegretario Nicola Cosentino. I pentiti, infatti, hanno messo a verbale dinanzi ai magistrati, che Cesaro e Cosentino "hanno avuto un ruolo importante con i clan di camorra nel business dei rifiuti". Su Luigi Nicolais, questo è stato il commento di Sodano: "Se ritenete che Bassolino abbia fatto bene in questi anni, è giusto votarlo. Altrimenti è necessario dare un segnale di discontinuità; il vero voto di rottura è quello per la mia coalizione".

STAMATTINA CONFRONTO CON NICOLAIS

Lunedi 18 ore 10 confronto con Luigi Nicolais organizzato dal mondo delle coop, presso il Centro Congressi Tiempo al Centro Direzionale.

STAMATTINA CONFRONTO CON NICOLAIS

Lunedi 18 ore 10 confronto con Luigi Nicolais organizzato dal mondo delle coop, presso il Centro Congressi Tiempo al Centro Direzionale.

domenica 17 maggio 2009

A DIFESA DE IL MATTINO. SODANO: 'GARANTIRE DIRITTO ALL'INFORMAZIONE'


“Il rilancio di Napoli e della Campania passa anche attraverso i racconti di un grande quotidiano che, da anni, descrive i successi e i problemi di una realtà così complessa e sfaccettata come quella partenopea”. Così il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano, che lunedì mattina parteciperà alla manifestazione di protesta contro il progetto di ridimensionamento de Il Mattino.

“Il diritto all’informazione va sempre garantito così come vanno difesi i livelli occupazionali – conclude Sodano – Per questi motivi esprimo la mia solidarietà ai giornalisti de Il Mattino che, in queste ore, stanno portando avanti una battaglia così difficile”.

sabato 16 maggio 2009

DOMANI SI APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE A POMIGLIANO. SODANO: 'FIAT TEMA CENTRALE PER NOI'


Domani 17 maggio sarà inaugurata la campagna elettorale, a Pomigliano d’Arco, del candidato a presidente della Provincia di Napoli, Tommaso Sodano.

L’appuntamento è in piazza Primavera alle ore 11.00. Oltre a Sodano, saranno presenti il commissario della Federazione provinciale del Prc di Napoli ed eurodeputato, Giusto Catania e Domenico Loffredo, operaio della Fiat candidato alle elezioni europee nella lista unitaria Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Sinistra europea.

“La crisi della Fiat e il rischio chiusura dello stabilimento di Pomigliano – dice Sodano – è un tema centrale per la provincia di Napoli. La difesa dei posti di lavoro e il rilancio del sito produttivo di Pomigliano, attraverso una riconversione in senso ecologico, sono e resteranno i punti cardine del nostro programma elettorale. Solo in questo modo si potrà avere un rilancio dell’intero Mezzogiorno”.

IL CESARO PENSIERO...

Le scorie dell’inceneritore da Acerra al Vesuvio


Ormai non ci sono più alibi: le scorie dell’inceneritore di Acerra saranno smaltite nella discarica di Terzigno, pronta per la metà di giugno. A confermarlo è lo stesso Commissariato di Governo, in una ordinanza (n°48 del 3 marzo 2009) inviata al comune vesuviano che ospiterà da qui a poco il mega sversatoio per i rifiuti provenienti da tutta la provincia napoletana. La nota recepisce, in allegato, un documento redatto dalle imprese Ecodeco (gruppo A2A) ed ASIA che descrive nei dettagli come si dipanerà l’azione di progettazione esecutiva, di realizzazione e gestione del sito ubicato in località Pozzelle.

“Si è considerato di utilizzare le scorie provenienti dall’attività del termovalorizzatore di Acerra quale materiale di copertura giornaliera. Tale intervento, consente di ridurre l’impiego di materiale naturale proveniente da cava e garantisce il corretto smaltimento di materiale prodotto nella fase del ciclo integrato dei rifiuti, con vantaggi di sostenibilità e di protezione dell’ambiente”, così recita il puntoB del documento, che in sostanza comprende anche l’offerta economica, 22.719.000 euro, per svolgere il lavoro sporco.

Ma c’è di più: per quanto riguarda il recupero del percolato, le imprese affidatarie hanno pensato bene di “progettare, realizzare e gestire un impianto di trattamento del percolato, con tecnologia analoga a quella prospettata nel progetto definitivo, ma di maggiore capacità rendendolo idoneo a servire non solo l’impianto in oggetto, ma anche altri impianti operativi sul territorio e/o previsti nelle prossimità”.

In sostanza si accoglieranno in zona liquami putrescenti ed altamente inquinanti da ogni dove. Un’ultima cosa è degna di nota per ciò che concerne le linee di indirizzo che Governo ed imprese designate stanno proponendo per l’area in questione. Ci riferiamo alla questione della bonifica del territorio, che già sconta la presenza dell’ex-discarica SARI che da oltre vent’anni inquina silenziosamente le falde del vulcano, i suoi abitanti. Il puntoAdel documento recita limpidamente che “l’attività di eventuale bonifica del sito della discarica conseguenti alle analisi ed indagini, preliminare all’esecuzione delle opere di costruzione e gestione, non sono previste nell’ambito dell’offerta di seguito riportata”.

In pratica ciò che manca sono i soldi per il disinquinamento del pregresso e del futuro. Come dire: i finanziamenti ci sono solo per distruggere, non per risanare.

“Per quanto concerne le scorie dell’inceneritore di Acerra, sperando che questo non vada mai in funzione, l’ordinanza che tanto clamore sta creando non fa altro che confermare alla lettera ciò che già un decreto-legge (90/08) ed il bando di gara per la gestione della grande opera prevedevano”.

Così commenta Pasquale, del Movimento difesa del territorioAreaVesuviana, e continua: “Questi materiali nocivi, tra cui metalli pesanti polverizzati, furani e sostanze dal peso molecolare alto, per legge dovrebbero essere tombati in discariche di seconda categoria “B1”. Portarli a Terzigno sarebbe un atto criminale. La cosa che però più ci stupisce è che qualche politicastro solo adesso si accorge del disastro che questo territorio sta subendo. Qualcuno cerca di speculare anche sulle situazioni drammatiche, come sempre. Due anni fa quando la forza popolare era preponderante tali soggetti nemmeno si vedevano. Oggi, dopo che il piano strategico di devastazione ambientale di tutto il territorio regionale, e non solo dell’area vesuviana, è passato in modo virulento sui corpi delle comunità in lotta è da sciacalli sventolare incredulità e svanite speranze. Siamo sempre più convinti che per arginare lo scempio l’unica strada è quella di ridare forza e voce agli unici soggetti che storicamente hanno sempre lottato per istituire e difendere il diritto alla salute, popolo e classe lavoratrice. Pena il rimanere soli ed isolati in un inimmaginabile merdaio”.

Vincenzo Iandolo

Fonte: www.insomma.it