mercoledì 27 maggio 2009

RASSEGNA STAMPA DEL 27-5

Sodano «bracca» Cesaro nella sede degli agronomi: «Così posso confrontarmi»

Da il Corriere del Mezzogiorno del 27-05-2009


Doveva essere quasi un blitz. Ma poi, Tommaso Sodano, candidato comunista alla presiden­za della Provincia di Napoli, ha dovuto cedere alle ra­gioni della cortesia per non turbare i colleghi agrono­mi che, presso la sede dell’Ordine, in via Toledo, han­no accolto Luigi Cesaro, aspirante presidente del Pdl a palazzo Matteotti.


Una stretta di mano. Il tentativo, da parte del lanciato leader del centrodestra, di blandire l’avversario («Con Tommaso in consiglio avremo sicu­ramente maggiore attenzione per il mondo dell’agricol­tura »). E la reazione dell’ex presidente della commissio­ne ambiente del Senato: «Dato che non mi dai alcuna possibilità di confronto, ho deciso di essere presente qui, assieme ai colleghi, per incontrarti»). La risposta di Cesaro è stata immediata: «Credo sia molto più im­portante promuovere questi incontri con le categorie professionali che quelli con i candidati»).



La polemica, da parte di Sodano, è proseguita nel po­meriggio: «Adesso — ha scritto in una nota — mi è ancora più chiaro perché Cesaro sfugge a tutti gli ap­puntamenti pubblici: ha pronunciato essenzialmente parole di circostanza, senza minimamente fare riferi­mento a cosa sia necessario fare per il rispetto e la tute­la del territorio e la difesa delle nostre aree agricole, che necessitano di recupero, bonifiche e rilancio. Del resto, colui che oggi sfugge a qualsiasi forma di faccia a faccia è la stessa persona che non è mai intervenuta in Parlamento e che, in queste due legislature, ha prodot­to solo tre interrogazioni a risposta scritta ed è stato primo firmatario di una sola proposta di legge». L’as­sessore provinciale uscente, Francesco Saverio Borrel­li, ha contestato l’idea del Pdl di voler istituire un «tavo­lo verde» che in Provincia «è già operativo da cinque anni».



Il candidato alla presidenza del centrodestra, nel cor­so dell’incontro con gli agronomi, capeggiati dal presi­dente, Alberto Cappelletti, ha chiesto a viva voce «una serrata collaborazione sui temi ambientali e dell’agri­coltura per il rilancio di un settore», ha sottolineato, «che da sempre è stato trainante, con le sue tipicità, della nostra economia». Numerose le segnalazioni giunte dai professionisti presenti: «Spesso», hanno te­nuto a precisare gli agronomi, «il verde, nelle città, vie­ne tutelato da architetti e ingegneri degli uffici tecnici, quasi come se un albero potesse essere trattato alla stre­gua di un manufatto. Non è così. E ha bisogno di tutt’al­tra manutenzione e cura». Infine, nel corso di un suc­cessivo incontro con gli ingegneri, Cesaro ha annuncia­to di aver «accolto con entusiasmo l’intelligente propo­sta avanzata dagli ingegneri di creare in Provincia un manager delegato ai rapporti con tutti gli ordini profes­sionali per aiutare i cittadini a interloquire meglio con l’ente».

«Cesaro candidato fantasma»


Repubblica Napoli del 27-05-2009



«Un candidato virtuale, un candidato fantasma. In tv ogni tanto appare una bella donna che ci dice di votarlo perché è amico di Berlusconi. Ma Cesaro dov´è? Neppure alla Rai ha il coraggio di presentarsi? La sua campagna elettorale è un insulto alla nostra terra, una vergogna».


Luigi Nicolais scatenato nella sede Confesercenti dove incontra il presidente Vincenzo Schiavo e il direttivo provinciale. Il candidato del centrosinistra arriva dagli studi Rai dove è andato in onda il confronto tra i candidati alla presidenza della Provincia di Napoli e dove Cesaro non è andato perché, spiegherà più tardi il candidato Pdl, aveva «altri impegni importanti con categorie e Ordini professionali». Ma Cesaro avverte: «Gli altri candidati sembrano avere il solo interesse di vedermi, eppure non sono un bella donna. Al di là degli scherzi, farebbero bene a parlare dei programmi con i cittadini come sto facendo da tempo. Dopo le elezioni avremo tempo e modo di confrontarci».


Nicolais attacca: «Sicurezza, infrastrutture, sviluppo, turismo. Temi forti di cui avrei voluto discutere anche con il mio avversario che, però, continua a sfuggirmi. Ora non si presenta persino alla tribuna politica Rai». Creando peraltro un po´ di imbarazzo anche negli stessi uomini del suo staff che rivelano: «È vero che gli è stato consigliato di evitare confronti con Nicolais, ma alla Rai doveva andarci».
Prossima e ultima tribuna il 3 giugno ma, intanto, dov´è Cesaro? Prima dagli agronomi, poi con i sindacati di polizia assieme a Franco Malvano, ex questore ed ex senatore ora candidato alle Europee, infine dagli ingegneri. Ed è dagli agronomi nella zona della Ferrovia che, a sorpresa, si consuma per qualche minuto il primo confronto per Cesaro che trova in sala Tommaso Sodano, candidato di Rifondazione che di mestiere, appunto, è agronomo.


Cesaro lancia uno slogan: «Nella provincia di Napoli bisogna rafforzare il mondo agricolo». Sì, ma in che modo? «Tra i progetti che realizzeremo perché diventi più forte la sinergia tra le istituzioni e le associazioni di categoria - spiega il candidato Pdl - c´è quello di istituire un tavolo verde di concertazione. Il nuovo strumento servirà a individuare insieme strategie e soluzioni per il rilancio del settore agricolo, sempre nell´ottica di uno sviluppo integrato che rispetti le vocazioni territoriali».


La frase rimbalza sulle agenzie e scatta l´assessore provinciale dei Verdi, Francesco Borrelli, molto vicino a Nicolais in questa campagna elettorale: «Ma Cesaro di che parla? Non sa neppure cosa dice quando apre la bocca. Il tavolo verde già esiste da cinque anni e si è riunito proprio stamattina sulla cosiddetta influenza suina che, tra l´altro, dovremmo smettere di chiamare così perché ha già causato il del 50 per cento nella vendita di carne di maiale. Il tavolo verde già esiste e, dunque, il centrodestra lo approva. Si informi, Cesaro si informi prima di prendere altri scivoloni».


E Sodano, dopo averlo finalmente visto da vicino, rincara: «Ho capito perché Cesaro si nasconde. Non ha argomenti da mettere sul tappeto, non ha idee utili per la gente. Ho profittato dell´ospitalità dei miei amici e colleghi agronomi per incontrare pubblicamente l´unico candidato alla presidenza della Provincia di Napoli che si sottrae al confronto. È stata la sola occasione in cui ho avuto la possibilità di vedere Cesaro, un politico che in queste settimane ha sempre rifiutato di incontrarmi durante gli appuntamenti elettorali. Ora l´ho visto. Un personaggio a dir poco imbarazzante».



«Voglio il faccia a faccia» Sodano, blitz da Cesaro

Da "Il Mattino" del 27-05-2009

Faccia a faccia tra Luigi Cesaro e Tommaso Sodano. Il candidato di Rifondazione alla presidenza della Provincia, è riuscito laddove Luigi Nicolais ha fallito: confrontarsi pubblicamente con il candidato del centrodestra. L’occasione è offerta dall’Ordine degli Agronomi, che ieri aveva in programma l’incontro con Cesaro prima e con Sodano dopo. Ma l’ex senatore, laureato in Scienze agrarie e iscritto all’albo dall’84, pensa bene di anticipare il proprio arrivo.



A mezzogiorno in punto l’agronomo Sodano varca l’ingresso della sede di Palazzo Motta, prima ancora del candidato del centrodestra che è già nell’edificio, in visita all’Ordine dei Farmacisti. Dall’inizio della campagna elettorale Cesaro si è mostrato poco propenso al confronto con gli altri aspiranti presidenti, a partire da Nicolais che lo ha sollecitato a più riprese. «Preferisco parlare con la gente», questo il suo refrain. Ieri, l’inevitabile anche se una telefonata del presidente degli agronomi Alberto Cappelletti smorza l’effetto sorpresa. «E che problema c’è», dice Cesaro che, entrato nella sala riunioni, tende cordialmente la mano al suo avversario. E gli stampa anche due baci sulle guance. Gli agronomi avanzano le proprie richieste. «Istituiremo un tavolo verde di concertazione - annuncia Cesaro - perché il dialogo con la categoria e con le altre forze politiche vada ben oltre la campagna elettorale. Anche con Sodano: io da presidente e lui da agronomo». Una frecciatina presto ricambiata. «Non si può incontrare il mondo delle professioni e promettere attenzione e dialogo a tutti, a costruttori e agronomi, facendo finta che non esistano interessi confliggenti», replica Sodano.



Poi Cesaro tira fuori dalla tasca della giacca i risultati di un sondaggio elettorale aggiornati al 25 maggio. Collegio per collegio. Il volto è sereno, i numeri sono dalla sua. «Tomma’ - dice rivolto a Sodano - hai rimontato un punto su Nicolais». Fine dell’incontro. Altra stretta di mano. Altri due baci. Mentre Cesaro e Sodano si confrontano dagli agronomi, Nicolais incontra la Confesercenti. Politiche di sicurezza, sviluppo delle infrastrutture, spinte al turismo: queste le priorità indicate dagli imprenditori ai quali Nicolais sottolinea «il bisogno di applicare subito una stazione unica appaltante che garantisca trasparenza».



«Temi forti - precisa il candidato del centrosinistra - di cui avrei voluto discutere anche con Cesaro, che però continua a sfuggirmi. Stamattina (ieri, ndr) non si è presentato neanche alla tribuna politica in Rai». Insomma, il confronto continua a non esserci. E non ci sarà. Cesaro, dopo aver incontrato gli agronomi, vede gli agenti della Uil polizia che gli annunciano il loro sostegno. Parla di sicurezza e poi dice: «Ho visto Sodano, abbiamo avuto un confronto positivo. Non è vero che sfuggo. Nicolais? Gli proposi di sottoscrivere un patto per la legalità ma non ho mai avuto riscontro». Ma mentre apprezza il faccia a faccia con Sodano con tanto di convenevoli e fair play, ecco che il candidato del Prc diffonde una nota al vetriolo. «Luigi Cesaro - dice - si sottrae al confronto perchè non ha argomenti da mettere sul tappeto e nessuna idea utile per la collettività. È un personaggio a dir poco imbarazzante».



Il candidato del Pdl ci resta male. «Il confronto lo faccio con la gente, non con chi mi insulta», dice. E mentre alle elezioni mancano ancora dieci giorni, c’è chi inquadra già il prossimo obiettivo. Il vicecoordinatore regionale del Pdl Fulvio Martusciello annuncia una mozione di sfiducia contro Bassolino. «Serve - spiega - una grande campagna di verità su quello che la sinistra non ha fatto in questi anni e su quello che farà il Pdl una volta al governo della Regione». E una mozione si sfiducia contro il sindaco Iervolino l’annuncia Maurizio Iapicca. «Martusciello ha ragione - dice il coordinatore vicario cittadino - gli attuali amministratori se ne devono andare, non hanno più nè un valido motivo per restare nè soprattutto l’appoggio dei cittadini che anzi sono ormai stufi».

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