Denuncia dell’Osservatorio. Amato Lamberti: «Riceviamo decine di segnalazioni, anche su ingerenze dei clan»
Palazzo della Provincia, sala giunta
NAPOLI — È la promessa di un’assunzione nella polizia provinciale di Napoli il nuovo fronte del voto di scambio. In non pochi comitati elettorali, infatti, girano moduli da sottoscrivere per prenotarsi in vista di futuri ampliamenti di organico. Chi firma stipula un patto col candidato: «Io ti voto e ti faccio votare; tu, se sarai eletto, farai in modo che io entri nella polizia».
Riferisce Amato Lamberti, l’ex presidente della Provincia di Napoli, che promuove col parlamentare Franco Barbato l’Osservatorio per il voto pulito: «Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni di questo tipo, al numero 3482659696 e alla mail votopulito@gmail.com . Direi che non si sbaglia se si afferma che la promessa di assumere nella polizia provinciale è uno degli amici che alcuni candidati hanno gettato per pescare voti e consensi».
«Ma — aggiunge — ci sono anche i pagamenti cash. I candidati aprono una sede e assoldano 10 o 15 giovani che facciano propaganda. Li remunerano con 40, 50 euro al giorno. Nella cerchia dei familiari, degli amici, dei conoscenti diventano instancabili promotori di chi li paga e promette loro, se sarà eletto, l’assunzione». Nella campagna elettorale in corso non mancherebbero pressioni a favore di alcuni candidati, da parte di persone sospette. «Personaggi legati alla criminalità organizzata hanno promosso riunioni elettorali, soprattutto nell’area a nord di Napoli: Giugliano, Villaricca, il nolano, Sant’Anastasia, San Giuseppe Vesuviano».
Altrove, stando alle telefonate che sono giunte all’osservatorio, personaggi in odor di camorra avrebbero attivamente segnalato i nomi per i quali votare. «Sarebbe accaduto in particolare», racconta l’ex presidente della Provincia, «a Casandrino, a Grumo Nevano, a San Paolo Belsito, a Sant’Antimo». Fino ad oggi secondo quanto riferisce Lamberti - le segnalazioni di presunti illeciti e di presunte pressioni indebite a favore dei candidati (alcune centinaia, quasi tutte anonime) riguardano per il 70% chi corre nello schieramento di centrodestra, particolarmente con le liste civiche; per il 20% candidati del centro e per il 10% candidati del centrosinistra. Saranno trasmesse alla Procura. A Marcianise, intanto, gli investigatori sono già al lavoro per localizzare la tipografia o comunque il luogo dove sono stati stampati i manifesti con sei bare, affissi venerdì scorso in prossimità dei comitati elettorali di alcuni partiti. Il Pdl locale ritiene che rappresentino le sei liste a sostegno del cardiologo Antonio Tartaglione. Sono 3 i comuni capoluogo campani in cui si vota il 6 e il 7 giugno per il rinnovo della Provincia: Avellino, Salerno e Napoli.
Nella metropoli la sfida è tra il parlamentare del Pdl Luigi Cesaro e l’ex ministro alla Funzione Pubblica del governo Prodi, Luigi Nicolais. Tra gli outsider, l’ex presidente della Commissione ambiente al Senato, Tommaso Sodano, che guida la coalizione composta da Rifondazione, Pdci, Socialismo 2000 e Napoli uniti a sinistra. È una candidatura di testimonianza, invece,quella di Lucia De Cicco. Fu ribattezzata la «pasionaria di Giugliano » quando si diede fuoco per protestare contro l'ennesima riapertura del deposito di ecoballe a taverna del Re. Nelle liste del Pdl per la Provincia di Napoli l’ex sindaco di Caivano Giuseppe Papaccioli, il medico ribattezzato Bin Laden da Berlusconi per la sua lunga barba, che soccorse il premier quando fu colto da malore durante un comizio a Montecatini. C’è anche il «Masaniello» di Pianura, Crescenzio Mele. Conobbe i suoi 5 minuti di celebrità quando diede dell’ectoplasma a Bassolino dagli schermi di Porta a Porta durante la protesta rifiuti. Corre con l’Idv. Curiosità a Salerno per la candidatura con la lista Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè. Tra le curiosità da segnalare nei Repubblicani democratici la candidatura di Peppe Massa, ex calciatore del Napoli e di Alfredo Giordano, Mario Amodio e Giuseppe Barretta.
Fabrizio Geremicca
11 maggio 2009
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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