lunedì 1 giugno 2009

GIUSTO CATANIA: "INACETTABILI LE CONDIZIONI DEI RICOVERATI DELL'OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI AVERSA: STRUTTURA SUPERATA E CHE VA CHIUSA"


Questa mattina, una delegazione parlamentare guidata
dall´europarlamentare Giusto Catania (Prc-Se) si è recata in visita ispettiva presso il manicomio giudiziario di Aversa (Caserta) per verificare le condizioni di detenzione, anche alla luce della recente riforma della sanità penitenziaria.
Nell´ospedale psichiatrico giudiziario sono presenti circa 270 internati e circa 180 agenti di polizia penitenziaria.
”Sono davvero scosso e preoccupato per quello che ho visto – ha dichiarato Giusto Catania - e posso assicurare che ho una lunga esperienza di visite in strutture detentive. Ho visto gli internati in celle sporche, umide e spoglie, in quattro o cinque per stanza, vestiti di abiti laceri e consunti. La maggior parte di loro trascorre il tempo stesa a letto, anche in pieno giorno, in letti e materassi sporchi e consumati dal tempo. L´unico svago è fumare. Le loro condizioni di salute e di igiene appaiono precarie e diversi di loro presentano anche segni di evidenti dermatiti. In molti casi parliamo di sofferenti psichici entrati in Opg per aver commesso reati minori che rimangono in questa struttura per anni, in regime di proroga della misura di sicurezza. Registriamo persino la presenza di un internato che ha ben 84 (ottantaquattro) anni! Sono scene che richiamano alla mente i manicomi chiusi con la legge Basaglia”.
Nel 2008 la struttura di Aversa, a seguito della riforma della sanità penitenziaria, è affidata all´amministrazione penitenziaria per la parte detentiva e alla Asl di Caserta 2 per la parte sanitaria.
”Registro, poi, - ha proseguito l´europarlamentare di Rifondazione - l´assenza di una presa in carico sanitaria del sofferente psichico. Al momento della visita nessuno psichiatra era presente nell´Opg. Il personale infermieristico e parasanitario è evidentemente sottostimato rispetto alle esigenze e opera in condizioni di precarietà. Nel reparto da noi visitato non c´è nemmeno uno spogliatoio. In più, mi è stato riferito dai lavoratori sanitari, che 12 dei 46 infermieri in servizio, non ricevono lo stipendio da diversi mesi. Ciò pregiudica ulteriormente la già ridotta capacità di assistenza sanitaria”.
”Per quanto mi riguarda – ha aggiunto Catania - questo posto è a tutti gli effetti semplicemente un ‘manicomio’ e come tale va chiuso e superato. La prima condizione da raggiungere è che il sistema sanitario si faccia carico di questa questione, senza fingere di non vedere. Quello che ho visto in questo posto, di internati che non escono perché non vi sono strutture residenziali alternative al carcere o di persone che giacciono abbandonate a se stesse in una cella, è inaccettabile e non ammette che si perda altro tempo o che si proceda in condizioni di precarietà. Per quanto mi riguarda – ha concluso l´eurodeputato - segnalerò le condizioni inumane e degradanti di detenzione alla magistratura di sorveglianza e ai vertici dell´amministrazione sanitaria e penitenziaria”.

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