giovedì 30 aprile 2009

LA DIGNITA'

Alla voce Dignità, il Devoto Oli spiega:
"Rispetto che l'uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di se stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati".
Leggendo qualche manifesto di Giggino Cesaro e vedendo che rivendica per sè e per il popolo quell'attributo, mi fa un certo senso.
Ma quel candidato, ha titolo per parlare di dignità?
Quegli uomini di camorra che parlano di lui, se sono attendibili per altre cose, perchè non dovrebbero esserlo quando dicono della sua "collaborazione" con le cose loro?
E poi, onestamente, diffido sempre da quelli che candidandosi ad alte e importanti cariche, fanno fatica ad esprimere un piccolo pensiero, una frase minima, chessò, un soggetto, un predicato e un complemento oggetto.
Giggino Cesaro parla come pensa, cioè male, anzi malissimo. E non ha nemmeno la dignità di riconoscerlo, di fare un passo indietro e misurarsi la palla.
Anche lui pensa che se si hanno i soldi si può tutto.
Pensiero indegno!
Però, quello che sorprende è il totale asservimento alla logica di Cesaro di tutto il centro-destra.
Lo portano in giro, quasi di nascosto, ma lo fanno "camminare".
Vanno dappertutto, incuranti del personaggio. Pensano che tutto possono.
Resta la speranza di un antico slogan elettorale della Democrazia Cristiana del primo dopoguerra:
"Digli di sì. Tanto in cabina elettorale solo Dio ti guarda!"

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